Illustrato il piano di opere pubbliche per cambiare il volto della città
Le linee guida dell’attività amministrativa della compagine guidata Repice
Il sindaco illustra il piano di opere pubbliche per cambiare il volto della città e dare impulso all’economia “Rilancio dell’immagine della città attraverso un restyling delle zone più attrattive ed emblematiche, un piano di opere pubbliche finalizzato non solo ad arricchire la “perla del Tirreno” di strutture e servizi mancanti ma anche ad incentivare l’occupazione, razionalizzazione dell’apparato burocratico attraverso il taglio di funzioni e incarichi che comportano sprechi, recupero di beni pubblici che fruttano ingenti introiti ai privati e spiccioli alle casse comunali, vendita di beni improduttivi di pezzi del patrimonio dell’ente per ripianare il deficit e avviare un processo di sviluppo”.
Queste le linee guida ispiratrici dell’attività amministrativa della nuova compagine guidata da Adolfo Repice che si è insediata a palazzo S. Anna. E’ quanto il primo
cittadino ha anticipato durante l’ultimo consiglio comunale avvenuto nei giorni scorsi ai piedi del celebre santuario benedettino, simbolo della città, che si
è caratterizzato anche per il duro attacco contro chi “strumentalizza alcune iniziative dell’amministrazione per creare tensione e fare ostruzionismo”.
Accanto alla discussione dei vari punti dell’OdG nella pubblica assise si è dato spazio ad una panoramica sui progetti che l’Amministrazione intende avviare per cambiare il volto della città. Soprattutto il settore delle opere pubbliche è destinato ad imprimere una svolta decisiva sotto il profilo del decoro urbano. Il primo cittadino ha dichiarato che intende “realizzare il Palazzo degli Uffici nella sede dell’ex Inam, sviluppando la costruzione sia in profondità che in altezza in modo da poter accorpare tutti gli uffici pubblici, compresa la sede municipale che, anche se attualmente è collocata in una struttura bellissima, essa non è per niente adeguata e consona alle esigenze dell’utenza e degli stessi uffici”. Altra priorità nella sua agenda l’edilizia scolastica. “Abbiamo già avuto diversi incontri, ha fatto sapere, con l’associazione nazionale costruzioni edili (ANCE), coinvolgendo operatori del luogo per la costruzione della Città degli Studi con annesse piscina e palestra fruibili da tutte le scuole del Comune che saranno lì sistemate”.
L’opera non potrà essere realizzata con soldi pubblici perciò, ha aggiunto, “sarà fatta la gara previa permuta di aree appartenenti al Comune e inutilizzate”. Anche i
parcheggi multipiano in località Contura, il cui costo si aggira sui cinque milioni di euro, saranno realizzati coinvolgendo i privati. Un importante pezzo del patrimonio comunale, l’antico convento delle Clarisse, già sede del vecchio ospedale, sarà messo in vendita per ripianare il deficit del Comune tramite una gara europea con una partenza d’asta di 10milioni di euro e con un vincolo per l’acquirente di destinarlo, almeno per venti anni, alla costruzione di un albergo a cinque stelle. Si attingerà invece a finanziamenti regionali per riqualificare piazza Vittorio Veneto, via Stazione e tratti adiacenti, mentre si utilizzerà un finanziamento risalente al 2001 erogato dalla Cassa Depositi e Prestiti per lavori di urbanizzazione in via Campo di Sotto finora inutilizzato e non più sufficiente per i costi attuali, “a parte il fatto, ha evidenziato l’assessore ai Lavori Pubblici, Pino Rodolico, che stiamo predisponendo il nuovo Piano Strutturale Comunale e l’opera prevista per via Campo potrebbe non essere più compatibile”. Altra importante opera che sarà presto attivata, utilizzando 600mila euro nell’ambito dell’Apq, la demolizione dei fabbricati Le Roccette e il ripristino del torrente Lumia.
Improntata all’economicità e all’efficienza la disciplina adottata per organizzare l’apparato burocratico dell’ente con la riduzione immediata da sette a tre dei responsabili di area e accorpando funzioni e servizi per settori omogenei con strumenti informatici. Nell’ottica del primo cittadino anche “gestire in forma associata con i comuni limitrofi diversi servizi imparando a ragionare non in termini di campanile e municipio ma in forma di comprensorio”.