La formula del premio letterario “Giuseppe Berto”, che giunge quest’anno alla XX edizione, cambierà dopo ben cinque anni per tornare ad essere un concorso interamente italiano. Da quest’anno, infatti, decade la seconda sezione, che era dedicata alla narrativa straniera, per puntare tutto sugli scrittori italiani esordienti, più o meno giovani.
Questa scelta è volta, ovviamente, a rafforzare il ruolo del premio, teso a valorizzare l’opera prima di un autore redatta in lingua italiana, nonchè a promuovere la narrativa contemporanea.
Al premio, promosso dalle città di Ricadi e di Mogliano Veneto, rispettivamente la località calabrese in cui Giuseppe Berto scelse di vivere negli ultimi anni della sua esistenza e la sua città natale, potranno iscriversi sia gli autori che gli stessi editori, candidando opere prime di narrativa italiana – romanzi o raccolta di racconti – che siano state edite per la prima volta in senso assoluto e messe in distribuzione nel periodo compreso tra il primo maggio dello scorso anno ed il prossimo15 aprile.
Le opere saranno come sempre valutate da una giuria di esperti, che quest’anno sarà presieduta da Giuseppe Lupo, che con il romanzo “L’americano di Celenne” fu il vincitore del premio nell’edizione 2001. Tra i componenti della giuria vi saranno, inoltre, critici letterari, scrittori e giornalisti, come Mario Baudino, Goffredo Buccini, Andrea Cortellessa, Paolo Fallai, Laura Lepri, Giorgio Pullini, Marcello Staglieno e Gaetano Tumiati. A maggio verrà annunciata la cinquina finalista, ed al vincitore della XX edizione del “Berto” sarà assegnato un premio di 7.500 euro, mentre gli altri risultati in posizione utile riceveranno ben 2.000 euro. Il bando e il regolamento del premio, le cui fasi conclusive dell’attuale edizione si terranno a Ricadi, sono consultabili al sito www.comune.mogliano-veneto.tv.it.