Rubriche

“Il potere logora chi non ce l’ha”

Il Consigliere Provinciale del Pdl Macrì replica a D’Agostino

“Lo schiavo ha un solo padrone; l’ambizioso ne ha tanti…”

Consigliere Provinciale Macrì, Consigliere Comunale D’Agostino - foto Libertino

È proprio vero: “il potere logora chi non ce l’ha” ed in particolar modo quei servi di giornata disposti a tutto, finanche ad imbrogliare i propri compagni di percorso e a tradire i propri ideali, pur di ottenerlo o, più semplicemente, per illudersi di averlo conquistato.
L’intervento del consigliere D’Agostino, forse su commissione o forse determinato dal desiderio di ingraziarsi il padrone, ne è un esempio. La mia breve storia politica mi contraddistingue per il totale disinteresse per le poltrone e per il potere, avendoli  sempre considerati non un fine volto all’egoistica gratificazione personale ma un mezzo per contribuire allo sviluppo ed alla crescita di una comunità, prova ne sono le mie dimissione dalla carica di vice sindaco allorché constatai l’impossibilità di condividere scelte e, soprattutto, non scelte determinati disastrosi immobilismi.
Ebbene, le acide critiche mossemi dal novello consigliere comunale, oltre ad essere contraddittorie rispetto a precedenti suoi interventi, nei quali mi riconosceva quale unica forma di opposizione politica (cfr. Il Quotidiano della Calabria 2/11/08),  denotano un grave ed evidente deficit storico–culturale nonché un chiaro intento mistificatorio e dissimulatorio.
Ed infatti, quanto agli ormai noti  interventi in località campo di sotto, ritengo di poter concludere che nella maggioranza vige la più totale confusione atteso che il dietrofront annunciato da D’Agostino: “quest’amministrazione realizzerà sia la passeggiata che le opere di urbanizzazione “ cozza con la posizione del vice sindaco che, dopo aver enunciato un semplice differimento della trattazione della pratica, dichiara: “a parte il fatto  che stiamo predisponendo il nuovo Piano Strutturale Comunale e l’opera prevista per via Campo potrebbe non essere più compatibile”, nonché con quanto da ultimo proclamato da Repice “mi dichiaro favorevole alla realizzazione di tali interventi in tutta la zona . . . sono pronto ad utilizzare i fondi se i proprietari espropriandi si rendessero pronti  a cedere gratuitamente l’area interessata”, ipotesi quest’ultima decisamente utopica. L’idea che mi sono fatto è che anche in tale circostanza il Sindaco ed i suoi sono stati colti con le manine nel vasetto della marmellata ed ora cercano di aggiustare il tiro per giustificare una misura che, non saprei dire quanto legittima e lecita,  si è dimostrata molto impopolare.
Quanto alla questione porto di Tropea le mie critiche hanno riguardato non già l’indagine ispettiva in sè (sul punto colgo l’occasione per suggerire l’istituzione di una commissione d’inchiesta che faccia piena luce sulle vicende) ma, semplicemente, l’affidamento dell’incarico ad un commercialista piemontese poiché, al pari del dott. Pelaia, ho ritenuto e ritengo la qual cosa offensiva dell’intelligenza e della competenza dei professionisti calabresi. Mi sono già ampiamente intrattenuto sull’apparente gratuità dell’incarico e, pertanto, non mi dilungo oltre in merito.
Quanto  alla vendita/svendita dell’antico Monastero del Clarisse del 1200, tempio di cultura e patrimonio affettivo di inestimabile pregio per i tropeani, ho compreso, al pari di molti altri, che l’intendimento dell’attuale maggioranza va ben oltre proiettandosi avidamente verso altri palazzi di pregio con la conseguente dilapidazione del patrimonio storico cittadino. Ribadisco le mie ragioni a favore del no e in tale ottica mi adopererò per la costituzione di un comitato a salvaguardia dell’integrità del patrimonio di interesse etico e culturale del Comune. Aggiungo, per concludere, che inoltre, l’operazione: “il favore all’indirizzo di vendita” mi è sembrata fuori luogo e prematura rispetto alla risoluzione del contenzioso con l’ASP di Vibo Valentia che reclama diritti di proprietà sull’immobile.
Nel ringraziare, comunque, il capogruppo D’Agostino per l’attenzione che mi ha eccezionalmente concesso, dispensandomi consigli non richiesti, concludo con un altro aforisma: “Lo schiavo ha un solo padrone; l’ ambizioso ne ha tanti quante sono le persone utili alla sua fortuna”.

Consigliere Provinciale Pdl
Componente della Direzione Regionale del Pdl

Condividi l'articolo