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“Il personale resti dov’è”

Non è stata mandata proprio giù la recente scelta di trasferire del personale dell’Asp dalle unità periferiche della provincia verso la struttura centrale di Vibo Valentia. La scelta avrebbe causato anche ritardi nella programmazione delle ferie generati, a loro volta, dall’improvvisa carenza di personale. E così, i rappresentanti dell’organizzazione sindacale Fials, aderente al Conf. Sal Sanità, hanno formulato una richiesta un confronto al Direttore sanitario per giungere alla soluzione delle problematiche rilevate.
Nella lettera dell’organizzazione sindacale, inviata al Ds del presidio ospedaliero di Tropea dr. Annunziato Mazzitelli e, per conoscenza, al consulente giuridico Fials, è stato infatti «rilevato il forte malcontento degli operatori» e, inoltre, sono state «considerate le lamentele di carenza di personale infermieristico» e sono stati ribaditi «i disagi degli operatori professionali della chirurgia del presidio ospedaliero di Tropea per le ferie arretrate del personale», ovviamente tutte conseguenze al trasferimento di personale per il quale, tra l’altro «il Direttore generale ha sollecitato la programmazione delle ferie del P.O. di Tropea». Per tutti questi motivi, perciò, nella lettera firmata da Domenico Lo Torto, in veste di Rsu, è stato chiesto «quale giustificato motivo abbia potuto convincere il Direttore Sanitario del P.O. dott. Mazzitelli ad accettare l’utilizzo del personale infermieristico in altra struttura sanitaria quale quella di Vibo Valentia».
«Questa organizzazione sindacale – proseguiva il documento – vuole conoscere quali siano gli impegni assunti con gli operatori utilizzati in altra sede e quali organizzazioni sindacali siano state sentite». Dopo aver posto le motivazioni che hanno dato origine allo stato di attenzione nei confronti dei quadri dirigenziali e posto le proprie richieste di chiarimento, la Fials ha infine reso noto che, se non fosse pervenuto «cenno di riscontro scritto o comunicazione di un confronto», sarebbe stato programmato, «come di norma, lo stato di agitazione del personale che opera nelle strutture sanitarie dell’Azienda», ribadendo infine «che la chiusura dell’attività della Sala operatoria sarebbe stata l’occasione per dare le ferie arretrate e coprire le carenze nei reparti dove è eccessivo il carico di lavoro».
A detta dei sindacati, quindi, proprio per rispondere a queste domande e per evitare un ulteriore stato di agitazione, il Ds si è sarebbe reso disponibile all’incontro.
Per onor di cronaca va infine segnalato che a quelli di tipo organizzativo si debbono aggiungere anche i gravi disagi di ordine spicciolo sia per il personale sanitario che per l’utenza. Il pino abbattuto dal vento lunedì scorso, infatti, giace ancora nel cortile della struttura ospedaliera di Tropea, dove occupa da ben sei giorni l’intera area destinata anche a parcheggio dei dipendenti.

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Francesco Barritta
Docente ordinario di Lingua e letteratura italiana e Storia presso il Nautico di Pizzo (VV), è giornalista iscritto all'albo professionale dell'Ordine dei giornalisti della Calabria, elenco pubblicisti. Ha diretto varie testate giornalistiche, tra cui Tropeaedintorni.it