Fede e dintorni

Il perdono fa nuova la vita

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Il perdono fa nuova la vita.

-La quinta domenica di quaresima ci porta una storia di perdono che ha cambiato una vita.
– Gesù trasforma il deserto del nostro peccato in un giardino rigoglioso. Il suo perdono, però, non banalizza il peccato come fosse un nonnulla, ma crea la possibilità perché l’uomo si converta e viva, dimentico del passato e proteso ai beni eterni.
– Così una donna adultera, condannata in partenza anche dalla Legge, oltre che dalla ipocrisia degli uomini, nello sguardo compassionevole di Gesù può ritrovare un nuovo inizio.
– “Chi è senza peccato scagli la prima pietra…” Nessuno si senti tanto a posto da scagliare la prima pietra… E rinasce una vita.
– Anche a noi Gesù oggi ripete le stesse parole… E noi non possiamo fare altro che riconoscerci peccatori, chiedendo perdono a Dio dal profondo del cuore. – “Ritornate a me con tutto il cuore, dice il Signore, perché io sono misericordioso e pietoso”.
– Siamo prossimi a celebrare l’evento della nostra salvezza: la Pasqua, in cui possiamo sperimentare ancora una volta la misericordia del Padre e la fiducia che dobbiamo avere nella sua benevolenza. – Sorge ancora una volta l’appello a convertirsi, a non peccare più. Dio ha sempre un disegno di amore per noi. 

Dal Vangelo di questa domenica (Gv 8,1-11).
♦ In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui.
♦ Ed egli sedette e si mise a insegnare loro.Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?».
♦  Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo. Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell‘interrogarlo, si alzò e disse loro:
 «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei».
E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo.
Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanche io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».

Una vita sempre nuova, liberata dai “modi legali” di dare la morte.
♦ Fammi giustizia, o Dio, difendi la mia causa contro gente spietata; liberami dall‘uomo perfido e perverso. Tu sei il Dio della mia difesa (Salmo 42,1.2).
♦ Come il popolo di Dio, gli israeliti, si rifaceva alla sua storia, alle sue tristi vicende per trovare il conforto e la salvezza ricevuta dal suo Dio, così siamo invitati anche noi a cercare una vita degna, una vita sempre nuova nelle prove e contraddizioni della vita.
Oggi, come sempre, facciamo ancora esperienza che la nostra malvagità è capace di trovare “il modo legale” di dare la morte al proprio simile: infiniti modi…
La spietata guerra che la Russia ha mosso contro l’Ucraina tenta di far passare come “legale” i bombardamenti indiscriminati, i massacri, le deportazioni, la privazione della libertà di altra informazione che non sia quella del regime… E si è subito pronti a firmare un decreto per rendere “illegale” diritti sacrosanti.
Il Vangelo oggi ci presenta la donna adultera, alla quale scribi e farisei – chiusi alla divina rivelazione – negano il perdono.
Gesù in silenzio col suo dito scrive per terra la nuova Legge della misericordia e dell’amore, la Legge della nuova alleanza. Poi squarcia il suo silenzio e dice:
«Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei»…. Donna, neanche io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».
E il perdono può vincere. E rinasce una vita nuova.
Figli del Padre misericordioso, non giudichiamo nessuno, ma esercitiamo sempre la misericordia, che ci rimanda a quella che Dio ha avuto con noi.

Contemplazione.
* Fa’, o Signore,che proviamo in questo giorno la gioia della tua misericordia.
* Ristabilisci in noi la nostra vera natura: che nessun peccato, nostro o di un altro, ci scandalizzi tanto da impedirci di vivere nella tua vicinanza o nella vicinanza ai nostri fratelli.
* Concedi che tra le meschinità che soffocano la vita quotidiana possiamo vivere il perdono, in modo che coloro che non ti conoscono si sentano attirati da questa novità, così umana, così generatrice di vita, che non può avere origine che da te solo, che sei così grande nella tua Bontà.

Per la preghiera e l’impegno.
* Vieni in nostro aiuto, Padre misericordioso, perché con la tua grazia possiamo camminare sempre in quella carità che spinse il tuo Figlio a consegnarsi alla morte per la vita del mondo.
* Dio di misericordia, che hai mandato il tuo Figlio unigenito non per condannare ma per salvare il mondo, perdona ogni nostra colpa, perché rifiorisca nel cuore il canto della gratitudine e della gioia.
* Padre della vita, che non vuoi che alcuno si perda di quanti hai creato a tua immagine e somiglianza, accogli la nostra preghiera e insegnaci ad essere noi anche strumenti di redenzione per i fratelli che poni sul nostro cammino.
* La Chiesa, seguendo l’esempio di Gesù, abbia sempre le braccia aperte per riaccogliere i fratelli e le sorelle smarriti, accogliendoli con tenerezza e discrezione.
* Le persone migranti in cerca di una nuova vita o che fuggono dalla guerra non si sentano esiliate, ma, grazie alla nostra accoglienza, sperimentino di essere ospiti nella comune casa donataci dal Padre.
* O Padre, che nel tuo Figlio crocifisso e risorto ci hai liberati dalla schiavitù del peccato e della morte, donaci di camminare sempre secondo lo Spirito Santo per essere tuoi figli misericordiosi, come Cristo nostro Signore e Redentore.
A -Amen

Le motivazioni per uccidere “legalmente” il prossimo storicamente hanno fatto un cammino di liberazione, anche religioso. La vita è un valore che nessuna motivazione può annullare. Ma ancora ai nostri giorni sono forti le tensioni: si continua ad uccidere. – Sopratutto si tenta di uccidere il bene (il perdono, la misericordia). Perché? Perché il male ha paura del bene e sa che ne uscirà sconfitto; perché l’odio si accanisce contro l’amore che perdona, sapendo che non riuscirà mai ad amare. E nell’amore c’è la vera vita! E perché Dio è Misericordia. Continua la preghiera per la cessazione della guerra in Ucraina.

Condividi l'articolo