Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Il perdono di Assisi nell’anno del coronavirus.
– L’emergenza del Covid-19 non ha fermato la solennità dell’Indulgenza della Porziuncola (noto come il Perdono di Assisi) che si è svolta sabato e domenica scorsa nella Basilica di Santa Maria degli Angeli ad Assisi.
– Da mezzogiorno del giorno 1 fino alla mezzanotte del giorno 2 agosto tutti i fedeli e pellegrini accorsi hanno potuto ottenere la misericordia ottenuta nel 1216 dal Poverello di Assisi nella piccola chiesa assisana.
– Quest’anno il perdono di Assisi ha camminato anche via web. Interessante è stato l’itinerario proposto ai giovani.
– Il perdono di Assisi è un’indulgenza plenaria che può essere ottenuta in tutte le chiese parrocchiali e francescane dal mezzogiorno del 1° agosto alla mezzanotte del 2 e tutti i giorni dell’anno visitando la Chiesa della Porziuncola di Assisi dove morì San Francesco. Il Poverello ottenne l’indulgenza da papa Onorio III il 2 agosto 1216 dopo aver avuto un’apparizione presso la chiesetta – In seguito il privilegio è stato allargato a tutte le chiese parrocchiali nei giorni 1-2 agosto.
In tempo di coronavirus.
♦ L’emergenza del Covid-19 non ha fermato la solennità dell’Indulgenza della Porziuncola (noto come il Perdono di Assisi) che si è svolta sabato e domenica scorsa nella Basilica di Santa Maria degli Angeli ad Assisi. Da mezzogiorno del giorno 1° agosto fino alla mezzanotte del giorno 2 agosto tutti i fedeli e pellegrini accorsi hanno potuto ottenere la misericordia ottenuta nel 1216 dal Poverello di Assisi nella piccola chiesa assisana.
♦ Il programma di quest’anno ha previsto, in particolare, un itinerario web per i giovani, pensato per far vivere l’esperienza del Perdono di Assisi a chi non potrà essere fisicamente presente, anche a causa dei minori accessi nelle chiese previste dai dispositivi di sicurezza anti assembramento.
Le tappe.
♦ La solennità si è aperta giorno 1° agosto alle ore 11,00 con la celebrazione eucaristica presieduta dal ministro generale dell’Ordine dei frati minori lo statunitense padre Michael Perry. Al termine c’ stata la cosiddetta processione di «Apertura del Perdono» perché fino alle 24 del 2 agosto l’Indulgenza plenaria concessa quotidianamente alla Porziuncola si estende a tutte le chiese parrocchiali sparse nel mondo e anche a tutte le chiese francescane.
♦ Alle 19,00 del 1° agosto il vescovo della diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, l’arcivescovo Domenico Sorrentino ha guidato la preghiera dei primi Vespri. E’ seguita l’offerta dell’incenso da parte del sindaco di Assisi, Stefania Proietti.
♦ Alle 21.30 del 1 agosto la Veglia di preghiera serale è stata guidata da padre Matteo Siro, ministro della nuova Provincia dell’«Immacolata Concezione» dei frati minori cappuccini, che unisce Abruzzo, Lazio e Umbria.
♦ Nella giornata del 2 agosto è stato possibile partecipare alle numerose celebrazioni eucaristiche (alle 6, 8, 10. 11.30, 16.30 e 18) anche in diretta streaming.
♦ In particolare La solenne celebrazione delle 11,30 è stata presieduta da monsignor Vittorio Viola, vescovo della diocesi di Tortona e religioso appartenente all’Ordine dei frati minori.
♦ Alle 19 del 2 agosto padre Francesco Piloni, ministro provinciale dei frati minori di Umbria e Sardegna ha presieduto i secondi Vespri della solennità del Perdono.
L’itinerario web.
♦ Per quanto riguarda l’itinerario web, il 1° agosto alle 17,00 sui canali social “Frati Assisi”, è stato possibile seguire la catechesi penitenziale che ha preparato l’esperienza della Confessione sacramentale.
♦ Il 2 agosto alle 20.30 sul web si è potuto seguire la Veglia di preghiera in Porziuncola e lunedì 3 agosto alle 11,30 la celebrazione eucaristica presieduta da monsignor Rodolfo Cetoloni, vescovo della diocesi di Grosseto e anch’esso frate minore.
♦ Nei giorni scorsi molti pellegrini hanno partecipato al Triduo caratterizzato dalle meditazioni del vescovo di Tortona, monsignor Viola, che ha ricoperto per tanti anni diversi incarichi in diocesi di Assisi. Nelle sue meditazioni il vescovo di Tortona ha ripercorso i giorni del “Triduo pasquale” di Gesù per disporre il cuore alla celebrazione della Pasqua nel giorno della festa del Perdono.
Una storia da conoscere – Come è nato il “perdono di Assisi”?
♦ Proprio alla Porziuncola il Santo di Assisi ebbe la divina ispirazione di chiedere al papa l’ indulgenza che fu poi detta, appunto, “della Porziuncola o Grande Perdono”, la cui festa si celebra il 2 agosto.
È il diploma di fr. Teobaldo, vescovo di Assisi, uno dei documenti più diffusi, a riferirlo.
La visione
♥ S. Francesco, in una imprecisata notte del luglio 1216, mentre se ne stava in ginocchio innanzi al piccolo altare della Porziuncola, immerso in preghiera, vide all’ improvviso uno sfolgorante chiarore rischiarare le pareti dell’ umile chiesa.
♥ Seduti in trono, circondati da uno stuolo di angeli, apparvero, in una luce sfavillante, Gesù e Maria.
Il Redentore chiese al suo Servo quale grazia desiderasse per il bene degli uomini.
♥ S. Francesco umilmente rispose: “Poiché è un misero peccatore che Ti parla, o Dio misericordioso, egli Ti domanda pietà per i suoi fratelli peccatori; e tutti coloro i quali, pentiti, varcheranno le soglie di questo luogo, abbiano da te o Signore, che vedi i loro tormenti, il perdono delle colpe commesse”.
♥ “Quello che tu chiedi, o frate Francesco, è grande – gli disse il Signore -, ma di maggiori cose sei degno e di maggiori ne avrai. Accolgo quindi la tua preghiera, ma a patto che tu domandi al mio vicario in terra, da parte mia, questa indulgenza”.
La richiesta a Papa Onorio III.
♥ Alle prime luci dell’ alba, quindi, Francesco, prendendo con sé solo frate Masseo di Marignano, si diresse verso Perugia, dove allora si trovava il Papa.
Sedeva sul soglio di Pietro, dopo la morte del grande Innocenzo III, papa Onorio III, uomo anziano ma molto buono e pio, che aveva dato ciò che aveva ai poveri.
♥ Il Pontefice, ascoltato il racconto della visione dalla bocca del Poverello di Assisi, chiese per quanti anni domandasse quest’ indulgenza. Francesco rispose che egli chiedeva “non anni, ma anime” e che voleva “che chiunque verrà a questa chiesa confessato e contrito, sia assolto da tutti i suoi peccati, da colpa e da pena, in cielo e in terra, dal dì del battesimo infino al dì e all’ ora ch’ entrerà nella detta chiesa”.
♥ – Si trattava di una richiesta inusitata, visto che una tale indulgenza si era soliti concederla soltanto per coloro che prendevano la Croce per la liberazione del Santo Sepolcro, divenendo crociati.
Il Papa, infatti, fece notare al Poverello che “Non è usanza della corte romana accordare un’ indulgenza simile”. Francesco ribatté: “Quello che io domando, non è da parte mia, ma da parte di Colui che mi ha mandato, cioè il Signore nostro Gesù Cristo”.
♥ Nonostante, quindi, l’ opposizione della Curia, il pontefice gli accordò quanto richiedeva (“Piace a Noi che tu l’ abbia”).
♥ Sul punto di accomiatarsi, il Pontefice chiese a Francesco – felice per la concessione ottenuta – dove andasse “senza un documento” che attestasse quanto ottenuto.
“Santo Padre, – rispose il Santo – a me basta la vostra parola! Se questa indulgenza è opera di Dio, Egli penserà a manifestare l’opera sua; io non ho bisogno di alcun documento, questa carta deve essere la Santissima Vergine Maria, Cristo il notaio e gli Angeli i testimoni”.
♥ L’ indulgenza fu ottenuta, quindi, “vivae vocis oraculo”.
(fonte: dal web).