Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Il patto della misericordia della Madonna.
Alle origini del fondamento mariano della Chiesa etiopica sta il patto della misericordia che la Madonna stipulò con gli abitanti della regione etiope nella quale – secondo la tradizione locale – trovò rifugio nella sua fuga in Egitto insieme a Giuseppe e al Bambino Gesù. Tutto questo è testimoniato in un affresco dedicato a Maria (Maryam) all’interno della chiesa ortodossa etiopica di Ura Kidane Mehret nella penisola di Zege.
♦ Etiopia – Tra le Chiese ortodosse in cui il silenzio della Scrittura sulla Vergine Maria non ha impedito il fiorire di un culto mariano particolarmente vivace, e per molti versi più intenso di quello cattolico, spicca la Chiesa etiopica, la cui tradizione afferma l’esistenza di uno speciale rapporto fra la nazione e la Madonna.
♥ Esso sarebbe nato dal fatto che la Sacra Famiglia, in fuga da Erode, lasciò l’Egitto e si fermò nel Paese africano, che le riservò un’eccezionale accoglienza. Per questo Gesù l’avrebbe donato a sua madre come “decima dell’Universo”, con una specie di investitura feudale. Alla Madonna “etiope” compete, quindi, non solo il titolo relativo al “feudo dell’Etiopia”, come riconosciuto da tutti, ma anche l’onore di ricordare quella lontana ospitalità con il Kidane Mehret (Patto di misericordia), la cui festa si celebra il 10 febbraio.
♥ La tradizione aggiunge che, dopo la donazione, Gesù avrebbe chiesto a sua Madre che cosa avrebbe potuto fare ancora per lei, ricevendone questa risposta: «Vorrei che quanti invocano il mio nome e saranno miei devoti, siano salvati dall’inferno».
♥ Gesù, a sua volta, avrebbe risposto: «Chiunque mi pregherà in tuo nome, d’ora in poi non perirà più, né in questo mondo né in quello futuro, perché io sarò per lui un benevolo intercessore presso il Padre mio celeste. Le genti etiopi ti appartengono».
(fonte; Egidio Picucci in Osservatore Romano, 3 marzo 2016).