Contestate le dichiarazioni del tesserato Sandro D’Agostino
Un momento di unità per gli iscritti, ma solidarietà per un diritto leso
La sezione cittadina del Partito Democratico prende le distanze dalle ultime dichiarazioni del tesserato Sandro D’Agostino, giunte a latere dell’incontro sul tema della sanità, organizzato alla biblioteca comunale “Albino Lorenzo” di Tropea. «L’incontro – si legge nella nota stampa – è stato un momento di unità per gli iscritti, ma soprattutto di solidarietà per un diritto leso, quello alla salute. Non era il momento delle proposte, che tra l’altro stanno già arrivando sul tavolo delle trattative a livello regionale». Dopo questa prima risposta ad alcune esternazioni dell’ex consigliere comunale, il Pd ritiene «strano che D’Agostino non sia a conoscenza della linea tenuta dal partito del quale lui stesso è tesserato». Riguardo al tesseramento, «che D’Agostino sembra mettere in dubbio, ribadiamo – prosegue la nota stampa – che è valido a tutti gli effetti, essendo stato approvato dalla commissione centrale di Roma».
In merito alle proposte che D’Agostino ha richiesto ai suoi compagni di partito, dalla sezione locale rispondono che «se lui avesse avuto una sua proposta, perché non l’ha esternata in quell’occasione, invece di approfittare del momento cercando visibilità con una nota polemica? Avrebbe potuto chiedere di intervenire e non l’ha fatto, nessuno gli avrebbe negato nulla, neppure un posto al tavolo dei relatori». Assieme al coordinatore provinciale Franco De Luca, infatti, e dei tanti rappresentanti politici di partito come l’assessore provinciale Michele Mirabello, Giuseppe Barbuto, il responsabile regionale del gruppo Giovani democratici, il già sindaco di Tropea Antonio Euticchio e il già assessore comunale alla Cultura Dina Ruffa, erano presenti anche semplici aderenti al partito come D’Agostino, da Lina Seva (che è intervenuta), a Dolores La Torre e Luisa Coccia.
«Per quanto riguarda il nostro commissario De Luca – conclude il Pd cittadino – ci sentiamo di ringraziarlo perché con la sua presenza dimostra ancora una volta di essere il portatore di un messaggio di tutela per i diritti di tutti e quindi garante di iscritti e non».