Fede e dintorni

Il pane disceso dal cielo

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

 Il pane disceso dal cielo.

 – Nella Bibbia (primo libro dei Re) si legge che il profeta Elìa mangia il pane e beve l’acqua che gli sono stati portati da un angelo e, rinvigorito nelle forze, può camminare verso il monte di Dio.
– Possiamo considerare questa esperienza del profeta come il simbolo di quanto annuncerà Gesù con la sua parola e la sua vita: egli stesso è il pane disceso dal cielo.
– Il pane che ha nutrito Elìa nella sua fuga e gli ha permesso di proseguire nella missione, è il simbolo dell’Eucaristia, pegno della vita eterna; è il pane che Gesù ci dona per sostenerci nel cammino della fede.

– Se Elia o gli Ebrei dell’Esodo mangiarono del pane prezioso, noi mangiamo qualcosa di molto più prezioso: “Il pane che io darò è la mia carne”. La vita eterna che noi tutti desideriamo dipende dalla fede con la quale accogliamo Cristo, quale pane vivo disceso dal cielo, pane di vita immortale.

Dal Vangelo di questa domenica. (Gv 6,41-51).
In quel tempo, i Giudei si misero a mormorare contro Gesù perché aveva detto: «Io sono il pane disceso dal cielo». E dicevano: «Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui non conosciamo il padre e la madre? Come dunque può dire: “Sono disceso dal cielo”?».
Gesù rispose loro: «Non mormorate tra voi. Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: “E tutti saranno istruiti da Dio”. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna.
Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

Gesù è Il pane disceso dal cielo.
«Io sono il pane vivo, disceso dal cielo». Gesù non promette solamente una terra dove in realtà si dovrà morire, ma la risurrezione e la vita eterna. La terra promessa è la vita felice con Dio. Gesù è venuto per renderci possibile e praticabile questo cammino. Per questo è “disceso dal cielo”.
La condizione necessaria è riconoscere in Cristo la Via e, dunque, andare con lui, anzi andare da lui.
Bisogna lasciarsi attirare dal Padre, cioè ascoltare la sua voce interiore e imparare dalla sua Parola che oggi ci fa giungere attraverso la Scrittura e la Chiesa.
In altre parole, è essenziale avere fede, interpretandola come il cammino attraverso il quale si va a Gesù.
Gesù in questo viaggio, come prefigurava l’Antico Testamento, ci offre il suo “pane”, cioè l’attrazione misteriosa del Padre celeste, la parola di Dio, l’Eucaristia stessa, di cui ci nutriamo per mantenere saldo il vigore della fede. (don Tiberio Cantaboni).

  «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
Ecco la risposta: il pane è la carne di Gesù. Per carne s’intende Gesù uomo, debole e mortale, come noi.
Per arrivare a Dio, la via è quella di mangiare, assimilare, nutrirci della vita di Gesù, di quello che ha detto, fatto e del comandamento dell’amore.
In noi c’è il desiderio di conoscere Dio: contemplare l’umanità di Gesù è la via maestra per scoprire chi è questo Dio. Gesù ce lo rivela come il nostro Padre.

Per la preghiera.
O Dio, che guidi tutti noi pellegrini nel mondo, sostienici con la forza del cibo che non perisce, perché, perseverando nella fede e nell’amore, giungiamo a contemplare la luce del tuo volto.
Signore, tu sei medico del corpo e dello spirito: ogni malato e persona sofferente sperimenti il dono della tua presenza che allevia il dolore e dona speranza per il futuro.
Signore, nell’Eucaristia viviamo le tue parole: “Io sono il pane vivo disceso dal cielo. Il pane che io vi do è la mia carne per la vita del mondo”. nutrici questo pane, per poter vivere la speranza della vita eterna fin da oggi.
Signore, noi riceviamo il tuo Corpo, come pane disceso dal cielo: fa’ che questo nutrimento spirituale divenga per noi forza nel nostro viaggio verso il monte santo.

Con la forza del pane del miracolo, il profeta Elia camminò nel deserto per giorni e notti fino all’incontro con Dio. Con la forza del pane eucaristico Papa Francesco affronta i grandi problemi del modo. Una volta nell’Aula Paolo VI in Vaticano davanti ai 1500 ragazzi del Movimento eucaristico giovanile, Papa Francesco rinnovò l’invito all’accoglienza degli immigrati, aggiungendo: “Respingerli è un atto di guerra”. Poi rivolto ai giovani chiese di “non andare in pensione a 20 anni”.

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