L’estate è alle nostre spalle, è tempo di fermarsi a fare qualche considerazione visto il calo di presenze lamentato dagli operatori del settore turistico. La crisi economica internazionale è innegabile, ma Tropea, rispetto ad altre località, complessivamente è riuscita a reggere. Si è però giunti ad un bivio, e ora bisogna scegliere la strada da percorrere da qui in avanti.
Non è possibile cedere altro terreno, non è pensabile uscire definitivamente dai desideri dei tanti turisti che da tutto il mondo hanno scelto la nostra città come meta per le proprie vacanze.
Per far tutto ciò, è essenziale che i tropeani non si aspettino un cambiamento imposto e calato dall’alto, ma inneschino finalmente un circolo virtuoso che da qui a qualche anno possa dare alla “Perla del Tirreno” una nuova immagine. Ci sono tante potenzialità ed eccellenze, oltre al mare, al sole e al paesaggio. Il territorio è ricco di tanti tesori che devono essere valorizzati meglio. La gastronomia locale, ad esempio, deve essere un’arma vincente. La cucina tipica “Made in Calabria”, per lo meno sul territorio nazionale, inizia finalmente ad assumere dei contorni più definiti. Non siamo solo la terra del peperoncino e soppressata, ma i prodotti Igp, Doc e Dop del nostro territorio sono ormai ricercati in tutta la penisola e oltre. Il progresso fatto nel campo della gastronomia può servire da modello per migliorare anche gli altri settori. I mercati internazionali sono affamati di cultura, arte, storia e la nostra terra si ritrova ad essere depositaria di un incredibile connubio felice di questi ingredienti. Serve però una programmazione intelligente per riuscire a valorizzare questo patrimonio di eccellenze e renderle fruibili ai nostri ospiti. È una strada in discesa per Tropea, che può farcela e riprendere così il proprio ruolo da leader del turismo regionale per trainare tutto il territorio in questo processo di crescita. Non servono solo i grandi capitali, ma soprattutto tanta passione, maggiore professionalità e responsabilità, entusiasmo e amore per la nostra identità.