Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Il mese di maggio in tempo di coronavirus.
– Oggi comincia il mese di maggio dedicato dalla pietà cattolica alla Madonna, ma in un contesto del tutto inedito causato dal corona virus. Siamo invitati a celebrarlo ancora nelle nostre case, nell’intimità della famiglia.
– Dappertutto, nel mondo cattolico, il mese di maggio viene vissuto con intensa devozione alla Madonna, per antica tradizione. Semplici fedeli, sapienti teologi e santi di ogni estrazione sociale hanno manifestato il loro amore alla Madonna in questo mese speciale, non solo per i fiori e la luce solare, ma anche per l’afflato spirituale che l’accompagna. Ad Jesum per Mariam = Si va a Gesù attraverso Maria!
– Ma quest’anno – in tempo di coronavirus – i fedeli sono invitati ad esprimere la loro devozione alla Madonna seguendo, con docile obbedienza, le indicazioni date dalle competenti autorità religiose e civili. E la devozione alla Madonna diventerà anche un atto di amore e di rispetto per il proprio prossimo.
Perché il mese di maggio è dedicato alla Madonna? C’è una qualche origine storica? Certamente. Se ora c’è la devozione, in principio ci sarà stato anche un motivo, anche se con l’andare del tempo si sono perse le tracce. Alcuni mariologi (= teologi mariani) pongono in evidenza delle radici.
Ed oggi questa rubrica riporta la storia del perché maggio è il mese di Maria.
♦ Maggio ha affascinato anche i nostri antichi che vi festeggiavano il Calendimaggio, festa stagionale per l’arrivo della primavera passando per i riti romani dedicati alle dee che vegliavano sul mese dei fiori. Una premessa che permette di capire perché maggio fosse destinato alla Madonna, una volta tolti gli aspetti pagani.
♦ La storia del Mese mariano comincia infatti nel medioevo con il tentativo di cristianizzare le feste pagane in onore della natura in fiore, sulle quali regnava, la Regina o Sposa di Maggio. Evocando la Madonna, la creatura più alta, si potevano unire insieme i temi della Natura e della Santa Vergine.
Fin dal secolo XII i filosofi di Chartres avevano rielaborato il concetto di Natura, incarnandolo in un’allegoria che per molti aspetti, ricordava la Magna Mater. Ma Chartres non era soltanto una scuola filosofica illustre, era anche un grande santuario mariano. E così la Madre Natura andò sempre più assumendo i tratti della Vergine.
♦ Ma il primo ad associare esplicitamente la Madonna al mese di Maggio, fu Alfonso X il Saggio, Re di Castiglia e Léon (nel sec XIII) che la celebrava in Las Cantigas de Santa Maria:
Rosa delle rose, Fiore dei fiori,
Donna fra le donne, Unica signora,
Tu luce dei santi e dei cieli via.
In questa cantica dedicata alle feste di maggio, Alfonso X vedeva nella devozione a Maria, il modo per coronarle degnamente e santificarle nella gioia.
Anche il beato Enrico Suso di Costanza (secolo XIV), componeva Saluti con cui dedicava la primavera alla Vergine.
♥ Un secolo dopo e precisamente nel 1677, il Noviziato di Fiesole, in una terra dove era vivissima la tradizione del Calendimaggio, fondò una specie di Confraternita detta “Comunella”: «Essendo giunte le feste di Maggio riferisce la cronaca dell’Archivio di San Domenico e sentendo noi il giorno avanti molti secolari che incominciavano a cantar maggio e far festa alle creature da loro amate, stabilimmo di volerlo cantare anche noi alla Santissima Vergine Maria…e che non era dovere che noi ci lasciassimo superare dai secolari».
♦ Si cominciò con il Calendimaggio, poi si aggiunsero le domeniche e infine tutti i giorni del mese. Si cantavano le litanie lauretane, si incoronava la statua della Vergine con rose e le si offriva alla fine del mese, un cuore d’argento. Sicché alla Regina della Primavera si contrapponeva la Regina del Cielo.
♦ Queste pratiche fiorirono in tutta la Penisola, dalla Chiesa di santa Chiara a Napoli, dove alla fine del secolo XVII si onorava ogni sera la Vergine coi canti e si impartiva la benedizione, a Mantova dove le domeniche e le feste del mese erano solennizzate da devozioni a Maria.
♥ La formalizzazione del mese di maggio è dovuta però al gesuita Dionisi con il suo Mese di Maria pubblicato nel 1725 a Verona, dove si suggerisce di compiere le pratiche devozionali anche in casa o nel luogo di lavoro, davanti a un altarino della Madonna, con preghiere (Rosario e Litanie), fioretti e giaculatorie, e con l’offerta alla fine del mese, del proprio cuore alla Madre di Dio.
A questo libretto ne seguirono molti altri fino all’Ottocento, quando il Mese mariano si era ormai diffuso in tutta l’Europa e nelle Americhe.
Un’ulteriore spinta alla sua pratica venne dalla definizione del Dogma dell’Immacolata Concezione nel 1854.
(fonte: Da Alfredo Cattabiani, Calendario (le Feste, i Miti, le Leggende, i Riti dell’Anno) , Milano, Rusconi 1994, pp. 224-25; sul web in lettereadioealluomo.com)
Papa Francesco (2020)
♥ Inizia il mese di maggio, nel quale il popolo di Dio esprime con particolare intensità il suo amore e la sua devozione alla Vergine Maria. È tradizione, in questo mese, pregare il Rosario a casa, in famiglia. Una dimensione, quella domestica, che le restrizioni della pandemia ci hanno “costretto” a valorizzare, anche dal punto di vista spirituale.
Perciò ho pensato di proporre a tutti di riscoprire la bellezza di pregare il Rosario a casa nel mese di maggio. Lo si può fare insieme, oppure personalmente; scegliete voi a seconda delle situazioni, valorizzando entrambe le possibilità. Ma in ogni caso c’è un segreto per farlo: la semplicità; ed è facile trovare, anche in internet, dei buoni schemi di preghiera da seguire.
Inoltre, vi offro i testi di due preghiere alla Madonna, che potrete recitare al termine del Rosario, e che io stesso reciterò nel mese di maggio, spiritualmente unito a voi. Le allego a questa lettera così che vengano messe a disposizione di tutti.
Cari fratelli e sorelle, contemplare insieme il volto di Cristo con il cuore di Maria, nostra Madre, ci renderà ancora più uniti come famiglia spirituale e ci aiuterà a superare questa prova. Io pregherò per voi, specialmente per i più sofferenti, e voi, per favore, pregate per me.
Vi ringrazio e di cuore vi benedico.
♥ Con la Chiesa
♦ Celebrare il mese di maggio pregando Maria, particolarmente attraverso la recita del Santo Rosario, significa rivolgersi a colei che più da vicino vive con il Signore e mentre a noi parla di Lui, a Lui parla di noi.
♦ La pia pratica della preghiera del Rosario è stata sempre amata dai santi e dai pontefici.
♦ S. Alfonso Maria de Liguori faceva dipendere la salvezza della sua anima da questa pratica.
♦ S. Pio da Pietrelcina recitava incessantemente il rosario.
♦ E poi, i fioretti che ancora spuntano e fioriscono nel cuore dei devoti della Vergine Santa dando loro una opportunità di crescere nella fede e avvicinarsi di più a Cristo attraverso Maria: Ad Jesum per Mariam.