Regionali:«Sbagliato non dare la possibilità di utilizzare uno strumento di partecipazione democratica»
«I socialisti calabresi non possono rimanere indifferenti a quella che è sì una crisi interna al PD ma che, inevitabilmente, può danneggiare l’intero centro sinistra oltre che compromettere l’evolversi dei prossimi scenari regionali»
L’appuntamento con le prossime elezioni regionali si avvicina e il rischio è che il centro sinistra arrivi impreparato. Il Partito Democratico è il partito più rappresentativo del centro sinistra in Calabria che tuttavia in questo periodo sta vivendo una crisi interna che rischia di compromettere in maniera negativa l’andamento delle prossime elezioni regionali oltre che generare sfiducia e confusione nell’elettorato. A questo si aggiunge la scelta comunicata dal Responsabile per il Sud del PD che chiude all’ipotesi di una consultazione interna attraverso lo strumento delle primarie al fine di scegliere il candidato alla carica di Presidente della Regione. Non è sbagliato ricordare che la Calabria dem nella seduta del 28 luglio 2008 approvava lo Statuto Regionale che al CAPO 1. Art. 1 sanciva: “Il Partito democratico della Calabria assume le primarie come elemento costitutivo della propria rappresentanza e della propria proposta politica. A tal fine promuove la partecipazione attiva di tutte le proprie elettrici ed i propri elettori ed affida loro le decisioni che riguardano l’indirizzo politico e l’elezione delle più importanti cariche interne, così come successivamente disciplinato, e la scelta delle candidature per le più importanti cariche istituzionali, affinché le stesse traggano legittimazione e vitalità dal rapporto diretto con i cittadini elettori e ciò anche nell’intento di perseguire il principio di separazione tra ruoli istituzionali e principali cariche di partito. Il Partito democratico della Calabria promuove la circolazione delle idee e delle opinioni, l’elaborazione comune degli indirizzi politico-programmatici, la formazione di sintesi condivise, la crescita di competenze e capacità di direzione politica, anche attraverso momenti di studio e di formazione”.
«Le primarie, quando tengono fede al principio di correttezza e trasparenza, sono uno strumento di alta democrazia che da spazio e voce ad un elettorato che, nel caso della Calabria, ha voglia di esprimersi e non di essere assoggettato a scelte prese nei salotti romani».
Sono queste le parole dell’Avv. Domenico Tomaselli, giovane dirigente del Psi, che evidenzia come la scelta della dirigenza romana sia aprioristica, poco democratica e contro lo Statuto.
«I socialisti calabresi non possono rimanere indifferenti a quella che è si una crisi interna al PD ma che, inevitabilmente, può danneggiare l’intero centro sinistra oltre che compromettere l’evolversi dei prossimi scenari regionali. Il rischio è quello di consegnare la nostra regione a chi oggi abbraccia idee sovraniste e populiste della peggior specie. Il centrosinistra, che non è composto solo dal PD, può stare in partita a condizione che ritrovi la bussola e si presenti coeso di fronte agli elettori, che getti nella campagna elettorale tutte le sue migliori energie e le sue esperienze».
Avv. Domenico Tomaselli