Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Il Crocifisso e il ladro.
Una delle più belle storie di misericordia che continua ad affascinare è quella avvenuta sulla croce, Gesù che perdona il ladrone: “Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno”. Gli rispose Gesù: “In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso” (Lc. 23, 42-23). Il ladrone con un breve atto di fede conquistò Gesù, mutando la croce in premio. Ci sarà sempre una porta aperta della misericordia: sta all’uomo entrarci con fede e amore.
In un’antica cattedrale, appeso ad altezza vertiginosa, c’è un imponente crocifisso d’argento che ha due particolarità. La prima è la corona di spine sul capo di Gesù: è tutta d’oro massiccio tempestato di rubini e il suo valore è incalcolabile. La seconda particolarità è il braccio destro di Gesù: è staccato e proteso nel vuoto. Una storia ne spiega il motivo.
♦ Molti anni fa, una notte, un ladro audace e acrobatico progettò un piano perfetto per impadronirsi della splendida corona d’oro e rubini. Si calò da uno dei finestroni del tetto legato ad una corda e oscillando arrivò al crocifisso.
♦ Ma la corona di spine era fissata molto solidamente e il ladro aveva solo un coltello per tentare di staccarla. Infilò la lama del coltello sotto la corona e fece leva con tutte le sue forze. Provò e riprovò, sudando e sbuffando.
La lama del coltello si spezzò e anche la corda, troppo sollecitata, si staccò dal finestrone.
Il ladro si sarebbe sfracellato sul pavimento, ma il braccio del crocifisso si mosse e lo afferrò al volo. Al mattino i sacrestani lo trovarono lassù, sano e salvo, tenuto saldamente (e affettuosamente) da Gesù crocifisso.
(fonte: Bruno Ferrero, La vita è tutto quello che abbiamo).
Inno del perdono del ladrone
Questo è il vero giorno di Dio, radioso di santa luce nel quale il sangue divino lavò i turpi peccati del mondo, ridando fiducia ai peccatori, illuminando la vista dei ciechi.
Chi non libera dal grave timore l’assoluzione del ladrone il quale, con un breve atto di fede conquistò Gesù, mutando la croce in premio, e, con celere passo, precedette i giusti nel regno di Dio?
Persino gli angeli rimangono stupiti davanti a quest’opera, osservando il supplizio del corpo e vedendo il peccatore, con la sua adesione a Cristo, conquistare la vita beata.
(fonte: Ambrogio di Milano, Inno 9,1-4).