Scopelliti: «Macrì è un candidato prestigioso per il Pdl»
Vallone lancia la sua sfida al Comune. Macrì in pole per le regionali
Se qualcuno avesse ancora dubbi, «Scopelliti è il candidato del centro destra calabrese». Questo è il forte messaggio che parte da Vibo Valentia. Questo quanto stabilito dal coordinamento regionale del Pdl qualche ora prima, con una decisione giunta all’unanimità. Un filo conduttore presente in tutti gli interventi dei molti esponenti politici presenti all’incontro organizzato questa sera vicino Tropea, presso il teatro La Pace di Drapia, è stato inoltre quello di voler legare al nome di Scopelliti il nome di Giovanni Macrì, giovane avvocato tropeano e già consigliere provinciale del Pdl.
Erano presenti moltissimi sindaci del vibonese e molti esponenti politici e primi cittadini provenienti dalle altre provincie e da molti comuni della Calabria. Assente tra gli ospiti soltanto Pino Galati, rimasto a godersi il suo nuovo pargolo, nato l’altro ieri. A portare comunque il suo messaggio, rivolto a ribadire l’appoggio al candidato locale, ci ha pensato l’onorevole Gian Paolo Chiappetta. «È necessaria – ha spiegato – una classe dirigente he possa essere autorevole e credibile. L’augurio è di ritrovare persone come Nino Macrì e la gente che lo sostiene al fianco di Giuseppe Scopelliti».
Raffaele Arcella, che ha coordinato l’incontro, ha voluto fare i suoi complimenti personali al neo eletto sindaco di Parghelia Maria Brosio, «sindaco del centro destra che sarà affiancata da due nostri giovani ai quali ha dato importanti deleghe, ovvero la dottoressa Anna Sambiase e il giovane Diego Stacciuoli». Tornando a uno dei punti di discussione della serata, Arcella ha affermato che «la vera nave dei veleni non è quella che abbiamo visto, ma è quella guidata da Agazio Loiero». Significativa anche la testimonianza di Salvatore Pacenza, che ha sottolineato «il consolidato legame tra il crotonese e il candidato alla presidenza della Regione, che è Giuseppe Scopelliti, e nella nostra provincia è assai benvoluto».
Attesissimo è stato poi l’intervento di Nino Macrì, accolto dalla platea con un lungo e accorato applauso. Secondo Macrì è giunta l’ora di «dare un nuovo volto alla Calabria, per permettere ai nostri giovani di realizzarsi nella propria terra», un volto nuovo ad un territorio che oggi ha amministratori preoccupati solo «di costruire il consenso sulla clientela». Ma il messaggio critico nei confronti della sinistra ha raggiunto il suo culmine quando Macrì ha affermato che: «La differenza tra noi e loro si fonda sul fatto che noi abbiamo il voto popolare favorevole, loro hanno solo voti di favore, e la leadership di Scopelliti ne è un esempio, poiché non è calata dall’alto, ma è l’espressione della volontà del popolo». Parlando del suo ruolo, Macrì ha chiarito di essere «pronto, se chiamato in causa, a continuare a dare il suo contributo sul territorio, poiché il binomio Macrì-Scopelliti, specialmente lungo la Costa degli Dei, sarà vincente».
Dopo aver lucidamente e sinteticamente trattato le problematiche da lui affrontate nel suo percorso politico, dalla scuola al sistema stradale, dalla lotta d’opposizione al continuo lavoro di denuncia contro gli sprechi, Macrì ha poi commentato le tematiche relative alla sanità ed alla cosiddetta nave dei veleni, per la quale «così come era successo in occasione dell’alluvione di Vibo Marina, abbiamo assistito all’immobilismo di questo centro sinistra». Prima di lasciare la parola a Gaetano Vallone, Macrì ha infine promesso a Scopelliti il suo impegno incondizionato.
Vallone, nel suo primo discorso ufficiale in pubblico da candidato alla carica di sindaco di Tropea, ha parlato direttamente a Scopelliti, rivolgendosi a lui come se fosse già il governatore della Calabria. «Caro Giuseppe – ha detto Vallone -, la Calabria che dovrai caricarti sulle spalle non è la Calabria dei miei sogni, quella che mi ha spinto tanti anni or sono a impegnarmi in politica». Rivolgendosi anche agli altri sindaci presenti, ha poi aggiunto: «noi non vogliamo che Tropea, Diamante, Soverato, siano isole felici, ma vogliamo che la Calabria intera lo sia», aggiungendo che «il turismo di qualità si raggiunge solo attraverso un lavoro sinergico». Vallone, con queste parole, ha raccolto molti applausi, e ancor più ne aveva riscossi con queste parole: «Noi tutti siamo qui, stasera, per dare il nostro affetto, la nostra vicinanza a Scopelliti e per impegnarci ad arrivare assieme alla sua vittoria». Al decano della politica tropeana ha riconosciuto «tanta autorevolezza» il senatore Franco Bevilacqua, che ha auspicato «una figura simile anche per Vibo Valentia». Attenti a queste parole, in platea, sono sembrati il segretario Udc del capoluogo Salvatore Bulzomì e l’ex sindaco Elio Costa. «Dobbiamo dare un grazie a Nino – ha concluso Bevilacqua – per il suo impegno incondizionato».
È stata poi la volta dell’ospite d’onore della serata, Giuseppe Scopelliti, che nel suo discorso, intervallato da continui applausi, si è rivolto più volte ai suoi ospiti Vallone e Macrì.
Riprendendo le parole di Vallone, Scopelliti ha esordito nel suo discorso: «Basta fare poco per risollevare la Calabria, non serve molto, dobbiamo solo fare l’opposto di quello che ha fatto Loiero, con coraggio e scelte di rottura, portando in consiglio regionale gente giovane, con voglia di impegnarsi in prima persona». A queste parole è sembrato palpabile l’entusiasmo tra i presenti. «Bisogna rendere credibile la politica – ha continuato – dando forza alle istituzioni, in una terra in cui esse sono aggredite da forze criminali». Rivolgendosi con una punta di ironia anche alla stampa, ha detto: «Ci sono forze che non vogliono far emergere situazioni che potrebbero portare ad un vero cambiamento e noi tendiamo a rompere quegli equilibri, portando avanti una politica capace di determinare i destini di una comunità». Lo si può fare «in positivo – ha aggiunto -, o in negativo, come ha fatto Loiero, ad esempio, nel caso della nave dei veleni, in cui ha fallito assieme lui una intera classe dirigente». La vera sfida della politica, secondo Scopelliti, è quindi «garantire la buona gestione per dare al contempo un’opportunità a tutti, per evitare la sconfitta di chi, perdonatemi il termine, è costretto spesso a mendicare un favore. Vinceremo solo se riusciremo a vincere questa sfida». Salutando infine la platea di Tropea e rivolgendosi a Macrì, Scopelliti ha concluso: «Per andare a governare questa regione ho bisogno di persone come Nino Macrì, e di giovani in gamba come lui». Infine, prima di allontanarsi dal teatro e di raggiungere a cena alcuni amici di Tropea, Scopelliti, rispondendo ad una nostra domanda più diretta, ha sciolto i rimanenti dubbi: «Quella di Macrì – ha affermato – è una candidatura molto prestigiosa che il Pdl regionale tiene bene in considerazione».