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Il CDM scioglie per infiltrazioni mafiose il consiglio comunale di Tropea
Il governo certifica e scioglie il Comune per infiltrazioni mafiose
Il Consiglio dei ministri ha deliberato, su proposta del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, lo scioglimento del Comune di Tropea per infiltrazioni mafiose e l’affidamento della gestione dell’ente, per diciotto mesi, a una Commissione straordinaria
Per la Perla del Tirreno, guidata dal 2018 da Giovanni Macrì, il provvedimento arriva dopo l’insediamento della commissione di accesso agli atti dello scorso 16 ottobre. Per il comune di Tropea si tratta del secondo scioglimento per infiltrazioni mafiose dopo quello del 2016, quando era in carica l’amministrazione Rodolico.
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I Carabinieri hanno avvistato la piantagione grazie agli appiattamenti fatti nelle zone più impervie dai “Cacciatori”, il Reparto del Gruppo Operativo “Calabria” addestrato ad agire in ambienti montani e boscosi per la ricerca di latitanti e di droga.
Grazie a loro, negli ultimi due anni, in tutta la Calabria, sono stati sequestrati oltre 500 kg di marjuana.
Pochi giorni orsono a Joppolo, a poca distanza da Rombiolo, sempre i Carabinieri avevano neutralizzato un’altra piantagione di 2.600 piante ed arrestato due pregiudicati contigui al clan Mancuso di Limbadi (VV), egemone nella Provincia di Vibo Valentia e nella Piana di Gioia Tauro (RC).
“Cara sorella Irma, parlare di te significa parlare di una intuizione e di un’esperienza di vita evangelica, che ha qui in Tropea la sua radice e la sua realizzazione: l’esperienza del servo di Dio don Francesco Mottola.
Domenica scorsa, presso il Centro Congressi “G. Berto” di Ricadi, è andata in scena la prima teatrale della commedia “Pinocchio, cadetto-imperfetto”, scritta e diretta dall’attore e regista catanese Renzo Pagliaroto, interpretata da Tino Calabrò, Daniela D’Agostino e Paolo Cutuli, le cui coloratissime scenografie sono state curate da Maria Concetta Riso e Arianna Manno. Al di là dei meriti ascrivibili ai singoli attori e della originalità da riconoscere alla storia, di cui si sentirà parlare in occasione della seconda rappresentazione, in programma per lunedì prossimo al centro Anap di Briatico, la serata è stata molto importante in quanto ha simbolicamente rappresentato la posa di un primo seme nel nostro territorio da parte di Dracma, associazione culturale diretta dal regista Andrea Naso. L’auspicio generale è che questo sodalizio, unico di questo genere in provincia, possa velocemente mettere radici nel ricadese e crescere forte come una quercia. In questa scommessa ha investito da sempre molte energie l’Amministrazione comunale di Ricadi, che ha fornito a Naso le proprie strutture, sia estive, che invernali e l’ha supportato anche a livello burocratico. Il giovane artista ha ricambiato egregiamente, allestendo prima al “Torre Marrana” una stagione teatrale estiva di tutto rispetto, che tra l’altro è entrata nel circuito del “Magna Grecia Teatro”, e in seguito creando dal nulla un movimento che, con lo spettacolo di domenica, ha dimostrato di poter andare davvero lontano.