Fede e dintorni

Il Carmelo, lo Scapolare, la Madonna

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Il Carmelo, lo Scapolare, la Madonna.

– Il 16 luglio è la festa della Beata Maria Vergine del Monte Carmelo che a Tropea viene particolarmente venerata nella chiesa dedicata a Lei.
Anche quest’anno 2021 la festa porterà i limi della situazione del coronavirus con tutte le sue obbliganti restrizioni.
– La venerazione dei tropeani alla Madonna si condensa soprattutto nella pratica dei mercoledì (per lunga tradizione il mercoledì è il giorno dedicato alla Madonna del Carmine), nella promozione dello scapolare che il 16 luglio 1251 la Madonna consegnava a San Simone Stock, superiore generale dei carmelitani. – Lo scapolare porta con sé la grande promessa della Madonna: chi avrà portato lo avrà portato fino alla morte, sarà prelevato dalla stessa Vergine dal purgatorio il primo sabato dopo la sua morte per per essere portato in paradiso. L’esempio di tanti santi, tra i quali piace citare San Giovanni Paolo II, S. Alfonso de Liguori, ha incoraggiato la diffusione universale dello scapolare.
– E poi si è sviluppata una spiritualità “spicciola e concreta”, fatta di preghiere, digiuni e canti: e i fedeli sono gelosi dell’osservanza di queste tradizioni.

La Madonna consegna lo scapolare.
♦ Il 16 luglio 1251 la Madonna apparve a Simone Stock, priore dell’Ordine Carmelitano; all’ultraottantenne monaco inglese ella diede lo “scapolare” con la promessa: «Chiunque morirà rivestendolo, sarà salvo».
♦  Il Monte Carmelo sorge all’estremo nord della Palestina e nel IX secolo a.C. vi ebbe luogo il confronto del profeta Elia con 450 sacerdoti di Baal. Rimasto sempre luogo sacro ebraico, durante il periodo delle crociate vi si ritirarono alcuni cristiani stanchi delle guerre che volevano fare vita eremitica.
♦ Dopo il 1206 il patriarca di Gerusalemme, Alberto Avogadro, diede loro una prima Formula di vita, trasformata in regola da Onorio III nel 1226.
L’apparizione mariana diede slancio alla devozione e all’ordine che ne era portatore: il 16 luglio divenne festa liturgica, poi estesa a tutta la Chiesa.
Nel 1917 a Fatima, nell’ultima apparizione, la Madonna si mostrò ai tre veggenti vestita con l’abito carmelitano e tenendo in mano lo scapolare. – La pratica venne poi confermata da Pio XII , Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II.

Liturgia e canti.
♦ I carmelitani dovettero lasciare la Palestina già durante il XIII secolo, diffondendosi in Italia, Francia, Spagna, Gran Bretagna e in altre nazioni.
♦ Grazie a essi la devozione ebbe una sua liturgia e un vasto repertorio poetico-musicale.
Felice espressione della loro devozione è la sequenza latina Flos Carmeli, una breve ottava a lode della Beata Vergine. La sua composizione è attribuita allo stesso Stock.

Eccone la traduzione:
«Fior del Carmelo, vite fiorita, splendore del cielo, tu solamente sei Vergine e Madre. Madre mite, pura nel cuore, ai figli tuoi sii propizia, stella del mare!
Ceppo di Jesse, che produce il fiore, a noi concedi di rimanere con te per sempre! Giglio cresciuto tra alte spine, conserva pure le menti fragili e dona aiuto! Forte armatura dei combattenti, la guerra infuria, poni a difesa lo scapolare!
Nell’incertezza dacci consiglio, nella sventura, dal cielo impetra consolazione! Madre e Signora del tuo Carmelo, di quella gioia che ti rapisce sazia i cuori! O chiave e porta del paradiso, fa’ che giungiamo là dove di gloria sei coronata! Amen».

Tra i canti popolari grande notorietà ebbe e continua ad avere un inno di probabile origine sette/ottocentesca:
«Evviva la bella Regina del cielo, Maria del Carmelo che macchia non ha».
♦ Il breve distico ne forma il ritornello, mentre quattro strofe, sempre in distici, invocano la protezione della «Madre di Dio, Vergine pia».
♦ A lei s’inchinano i fedeli; sul petto portano lo scapolare e chiedono che lo «splendore del cielo» distenda il protettivo velo su di loro. La melodia è quella originale della secentesca canzone mariana Lodate Maria, o lingue fedeli; semplice, declamata, adatta a scandire i passi di una processione.

Alcuni Santi del Carmelo.
♥  Dal Carmelo vennero numerosi santi di tante nazioni; basti citare in Spagna Teresa d’Avila e Giovanni della Croce, in Francia Teresa di Lisieux e prima di lei le sedici martiri di Compiègne. Al loro supplizio si ispirarono Gertrud von Le Fort in L’ultima al patibolo e George Bernanos nei Dialoghi delle Carmelitane, poi messi in musica da Francis Poulenc.
♥  Carmelitana fu anche Teresa Benedetta della Croce, al secolo Edith Stein, compatrona d’Europa, filosofa, mistica e poetessa.

(fonti varie, tra cui cf. L’Osservatore Romano, 12 luglio 2021).

La Madonna del Carmine è stata sempre rappresentata con Gesù Bambino, in braccio o in grembo, e porge lo scapolare o abitino (col riferimento che tutto porta a Gesù), e con la stella sul manto (consueta nelle icone orientali per affermare la sua verginità). La sua ricorrenza liturgica è il 16 luglio, giorno in cui nel 1251, la Madonna apparve a San Simone Stock, superiore generale dei carmelitani, porgendogli l’ “abitino”. Tra i fedeli si è sviluppata una spiritualità “spicciola e concreta” fatta di preghiere, digiuni e canti: e i fedeli sono gelosi dell’osservanza di queste tradizioni.

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