L’evento organizzato dall’Amministrazione comunale in memoria delle vittime del terremoto del 1905
«Quando sono arrivato nella Protezione civile ho trovato persone che non facevano niente, gente che stava in sala operativa a rispondere al telefono. Gli autisti guadagnavano, non sto scherzando, 6.000 euro al mese netti di straordinario senza fare niente»
Il Giappone
«Irpinia, 23 novembre 1980. Terremoto magnitudo 6.8 con 3.200 morti. Hokkaido, Giappone, terremoto di pochi giorni fa, magnitudo 6.8, 30 morti. Una bella differenza. Qualche anno fa in Giappone, precisamente a Tokio, c’è stato un terremoto di magnitudo 7, che è la stessa magnitudo del terremoto del 1908. In Giappone ha ucciso meno di 10 persone, a Reggio-Messina 120.000».
L’abusivismo edilizio in Calabria
«In Calabria abbiamo almeno 142.000 case abusive, al di là delle case costruite negli anni ’60-70 con vecchi criteri quando ancora non c’erano le leggi sismiche. Però, chi abita in una casa abusiva, poiché la casa abusiva è costruita generalmente senza un progetto, lo abbiamo visto all’Aquila, lo abbiamo visto ad Amatrice, le case abusive crollano. Le case abusive crollano e ammazzano. Quindi, se qualcuno ha fatto il furbo tramite l’amico sindaco, assessore o assessore regionale e vuole aggirare le leggi fatte dagli uomini, purtroppo deve fare i conti con le leggi della natura. E la natura non fa sconti a nessuno. Cominciamo a cambiare testa e cultura in Calabria! La memoria ci deve insegnare che la natura non è matrigna, ma lo diventa quando noi siamo stupidi».
I piani di emergenza comunali
«Se c’è un terremoto ogni persona, dopo la scossa, deve raggiungere una zona precisa in ogni comune che si chiama Area di Emergenza. Tutti i comuni d’Italia devono avere queste aree di emergenza, delle arre di attesa per i cittadini. Quelle zone, in caso di terremoto, sono le aree dove arriveranno i soccorsi. Spesso i soccorsi arrivano da Roma. Quindi noi dobbiamo conoscere queste aree di attesa che sono vitali, perché dopo un grande terremoto, i soccorritori devono sapere quali sono le zone salvavita. Queste aree sono anche zone dove i fiumi, in caso di esondazione, non possono arrivare. Il sindaco deve essere bravo a far capire a ognuno di voi cittadini quali sono le aree di emergenza. Ribadisco che se le case vengono costruite a norma di legge non crollano anche per magnitudo 7-7.5, ed evitando di costruire abusivamente presso i fiumi. Anche se noi condoniamo, le carte sono a posto ma per la natura non lo sono affatto».
La Protezione civile Regione Calabria
«Quando sono arrivato nella Protezione civile ho trovato persone che non facevano niente, gente che stava in sala operativa a rispondere al telefono. Gli autisti guadagnavano, non sto scherzando, 6.000 euro al mese netti di straordinario senza fare niente. Tutto l’anno stavano in ufficio e poi magari una volta, due all’anno intervenivano quando c’era l’alluvione. Nella Protezione civile regionale avevamo tre mezzi Usar costati 600.000 euro l’uno (L’Usar serve in caso di terremoto perché individua anche sotto 15 metri di macerie trova le persone e può mandare ossigeno tramite condotti. Serve anche per tagliare come il burro le travi in cemento armato dove sono intrappolate le persone) comprati nel 2011, sono arrivati nel 2016 ed erano nel cellophan nei magazzini della Regione. Mai utilizzati. La prima cosa che ho fatto è stata quella di targarli, assicurarli e farli utilizzare. Li abbiamo dati nella Colonna Mobile Nazionale dopo il terremoto dell’Aquila e sono stati utili. In conclusione: il terremoto non uccide, i fiumi non uccidono. Sono le case costruite abusivamente e con la furbizia nel 2018 che in caso di terremoto, in caso di alluvione uccidono».