Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Il Beato missionario dei migranti europei negli USA.
Oggi 5 ottobre, i Redentoristi di tutto il mondo fanno festa al loro Beato missionario P. Francesco Saverio Seelos (1819-1867), tedesco emigrato negli USA, apostolo dei migranti europei. Venne proclamato Beato il 9 aprile 2000 a Roma, Piazza San Pietro.
– Il missionario redentorista si spense di febbre gialla, contratta per soccorrere gli ammalati, il 4 ottobre 1867, all’età di 48 anni e nove mesi. Aveva lasciato la sua Baviera natale e si era dedicato con generosità e gioia all’apostolato nelle comunità di immigrati negli Stati Uniti.
– Fu riconosciuto come il missionario dal costante sorriso sulle labbra e dal cuore generoso, particolarmente verso i bisognosi e gli emarginati. Ad essi annunciò il mistero della redenzione e agli afflitti portò il conforto della fede e della solidarietà umana.
– In lui rivisse lo stesso ardente zelo apostolico del fondatore S. Alfonso de Liguori e la scelta dell’annuncio del vangelo ai poveri fatto con amorosa dedizione.
Beato Francesco-Xavier Seelos. (1819-1867).
Francesco-Xavier Seelos nacque l’11 gennaio 1819 a Friessen, nella diocesi di Augsbourg, in Baviera.
L’ubbidienza e la deferenza per i genitori, la continua sollecitudine per la preghiera, l’amore della croce ed una generosa carità per il prossimo, unita ad una sincera allegria, lo distinse in modo eccezionale fin dalla tenera età.
♦ Perciò tutti prevedevano che sarebbe diventato un santo.
Si racconta, difatti che ancora giovane, si affidò alla protezione di San Francesco Saverio; e, poiché un giorno la mamma gli chiese quale genere di vita avrebbe voluto abbracciare, rispose: «Sarò un altro Francesco».
♦ Un sacerdote gli insegnò i primi elementi di latino. La scelta era fatta: si recò nel Nord America, dove fu ammesso nella Congregazione redentorista dal P. De Held. Baltimora fu il luogo del noviziato.
♦ Dopo i voti e l’ordinazione sacerdotale, soggiornò a Pittsbourg, dove ebbe come direttore San Giovanni Neumann.
Sotto la sua guida, lo si vide associare meravigliosamente i lavori apostolici alla pietà e all’osservanza regolare.
I superiori gli affidarono l’incarico di Maestro dei novizi, di Prefetto degli Studenti e di Rettore.
♥ Mentre si impegnava in questi impieghi, era così assiduo ad ascoltare le confessioni, che lo si sarebbe detto interamente ed unicamente occupato a questo ministero.
Restava in confessionale finché non contentava la folla che lo circondava, senza mostrare né noia, né stanchezza, sempre sorridente, come uscisse uscito da un tempo di riposo e tranquillità.
A questi lavori aggiungeva ancora numerose prediche al pubblico; esponeva e spiegava ai fanciulli gli insegnamenti della fede, visitava i malati, i moribondi e non li lasciava fino a quando non li vedeva in grazia di Dio.
♦ Ebbe a soffrire una lunga e pericolosa malattia che sopportò con eroica pazienza. Ne guarì; non per le cure dei medici ma per il soccorso del cielo. Per timore di una ricaduta moderò il suo ardore.
Ubbidì; ma pregò talmente che per un’ispirazione di Dio, i superiori gli aprirono di nuovo il campo delle missioni.
♦ Francesco, a questa notizia, fu al colmo della felicità, perché era molto felice quando gli erano proposti nuovi lavori per la gloria di Dio e la salvezza delle anime.
Le circostanze gli permisero allora di viaggiare di provincia in provincia, istruendo il popolo, ascoltando le confessioni anche di notte, e prendendosi cura in modo particolare dei sacerdoti.
♦ Eletto Rettore a New Orleans, fu circondato da un gran numero di persone che volevano onorarlo, dopo aver appreso la fama della sua santità. Non era trascorso un anno che lo colpì la febbre gialla.
Il servo di Dio si addormentò placidamente nel Signore. Fu veramente emulo di San Francesco Saverio, suo glorioso protettore. Tutti furono unanimi nell’affermarlo.
♥ Sua Santità Giovanni Paolo II lo ha beatificato il 9 aprile 2000.