Mario Lorenzo contrario all’impianto
La Pro Loco, in comodato d’uso gratuito, rischia di chiudere
Minaccia di chiudere gli uffici della locale Pro Loco e di sospendere ogni attività Mario Lorenzo, presidente dell’associazione che ha sede nell’antica e prestigiosa struttura dell’Antico Sedile, in piazza Ercole. Per spiegarne i motivi ha convocato ieri sera una conferenza stampa durante la quale ha illustrato l’iter del contenzioso che lo contrappone al Comune e alla Banca Popolare del Mezzogiorno che intende installare un impianto Bancomat presso la sede della Pro Loco. Ricordando che i locali dove l’associazione svolge il suo servizio di promozione ed informazione turistica, da circa 30 anni, sono stati concessi dal Comune durante l’Amministrazione di Peppino Romano in comodato d’uso gratuito, evidenzia “il gravissimo danno che procurerebbe l’installazione del Bancomat sia per l’impatto estetico che per lo svolgimento delle attività”. Il palazzo infatti, risalente al ’700, è di grande pregio storico-artistico e “verrebbe irrimediabilmente deturpato”, inoltre “l’installazione, la successiva manutenzione e soprattutto il carico dell’impianto comprometterebbero l’attività dell’Associazione mettendo in serio pericolo tutti coloro che frequentano e svolgono attività di volontariato all’interno della struttura, nonché i numerosi turisti che quotidianamente affollano la sede”. Sottolineando inoltre che la banca aveva prodotto analoga richiesta già durate l’Amministrazione del sindaco Gaetano Vallone che aveva opposto un rifiuto, criticala decisione dell’Amministrazione comunale guidata dall’ex sindaco Antonio Euticchio
che per un fitto di 7mila euro annui, con il costo dell’energia elettrica carico del Comune, ha accolto la richiesta “in favore di un soggetto privato che svolge attività a scopo di lucro, senza fare i conti con l’unico e legittimo detentore dell’immobile e, peraltro, senza ricorrere ad una procedura ad evidenza pubblica”. Lorenzo fa presente che l’Associazione si è subito opposta all’installazione dell’impianto Bancomat impedendo agli operai giunti sul posto di eseguire i lavori. Recatosi insieme a loro a palazzo S. Anna, è stato richiesto l’intervento del commissario prefettizio scalinata dell’Isola, definita un ecomostro, e quindi abbattuta e modificata. Fa infine notare che la
Giovanni Cirillo che, pur riconoscendo l’utilità del Bancomat per il turista che si reca alla Pro Loco di trovare il servizio sul posto, ha preso atto che il locale era già stato dato in uso all’Associazione e pertanto invitava le due parti a mettersi d’accordo tra di loro. Il responsabile dell’ufficio tecnico del Comune comunque confermava la concessione alla banca che però continuava a scontrarsi col disaccordo unanime del Consiglio di amministrazione e dell’assemblea dei soci della Pro Loco convocata a hoc. A questo punto la Banca, ritenendosi danneggiata, avvia un’azione legale contro il Comune che a, a sua volta, invia un atto di diffida alla Pro Loco che però ribadisce le sue posizioni chiedendo “copia del contratto di locazione per valutare l’incidenza del medesimo sui diritti dell’Associazione per valutare la possibilità della prosecuzione dell’attività sociale”. Lorenzo fa riferimento inoltre allo Statuto della Pro Loco che prevede, tra i suoi compiti, anche la tutela
dei beni ambientali e paesaggistici e, in riferimento all’approvazione della
Sovrintendenza ricevuta dalla Banca, fa notare che analoga approvazione era stata data anche per la costruzione della Scalinata dell’Isola, definita “ecomostro”, che è stata successivamente abbattuta e modificata. La chiusura della Pro Loco di Tropea che è l’unica ad essere sempre aperta e punto di riferimento di tutti i turisti che chiedono informazioni turistiche su tutta la Calabria, priverebbe il territorio di un servizio ritenuto encomiabile e molto apprezzato da tutti i turisti oltre che dall’assessore provinciale al Turismo Gianluca Callipo.