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Il 30 06 2022 Celebrata la prima festa liturgica del Beato Mottola

Il Beato Francesco, sacerdote tropeano, apostolo della carità

La festa liturgica è stata preparata da diversi momenti di preghiera e di riflessione che hanno coinvolto non solo i fedeli della città, ma tantissimi devoti

E’ stata celebrata, con grande solennità, a Tropea la prima festa liturgica del Beato Francesco Mottola, il sacerdote tropeano, apostolo della carità, il contemplativo nella strada che lo scorso 10 ottobre 2021 era stato elevato agli onori degli altari dal delegato pontificio il Card. Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione per le cause dei Santi.
In quella occasione, Papa Francesco aveva stabilito che la festa liturgica del nuovo Beato si festeggiasse ogni anno il 30 giugno.
La festa liturgica è stata preparata da diversi momenti di preghiera e di riflessione che hanno coinvolto non solo i fedeli della città, ma tantissimi devoti del Beato e amici della famiglia Oblata, provenienti da tutto il territorio calabrese ed anche da fuori regione.
In particolare, a conclusione del novenario che ogni sera si è svolto nella Chiesa Concattedrale, un momento di grande partecipazione è stata la prima marcia mottoliana, che si è snodata nelle ore serali del 28 giugno, a partire dal Santuario di Santa Maria dell’Isola per concludersi nel duomo cittadino, dopo le soste nella Chiesa del Convento e del S. Rosario. Commovente è stato l’attraversamento delle vie cittadine, caratterizzate solitamente dalla movida estiva, al ritmo dei canti scout e delle preghiere, in questa processione “mottoliana” dietro una semplice Croce nera e nuda che il Beato aveva scelto come l’amore della propria anima.
Una cattedrale gremita ha fatto invece da cornice alla solenne concelebrazione del 30 giugno, presieduta dal Vescovo diocesano Attilio Nostro alla presenza di oltre 30 sacerdoti, tra i quali il postulatore della causa di beatificazione don Enzo Gabrieli. Presenti i sindaci di Tropea, Pizzo, Mileto e Drapia e i rappresentanti del Comune di Parghelia e della Provincia di Vibo Valentia. La celebrazione è stata animata dai canti eseguiti da musicisti e coristi provenienti oltre che da Tropea, da Vibo Valentia, Ricadi, Presinaci, Zaccanopoli, Rombiolo, Nicotera, Pizzo, Lamezia Terme, Reggio Calabria che hanno pregato insieme cantando per don Mottola.
Il fratello maggiore dei sacerdoti Oblati, al termine della messa, nel rivolgere alcune parole ai presenti ha parlato di ”una festa di popolo, perché don Mottola è un figlio amato di questa terra, perché il Beato lo sentiamo davvero fratello e padre nella fede e nell’amore e accanto a ciascuno di noi”.
Dopo aver ricordato i momenti entusiasmanti dei giorni precedenti, don Sicari ha invocato il Beato chiedendo due grazie: anzitutto quella di non dimenticare di essere, come Lui, amici di Gesù e nello stesso tempo, sul suo esempio, di farci anche noi mendicanti di tutti i mendicanti, ma non di quelli di ieri ma dei mendicanti di oggi, che potrebbero essere i tanti bambini, ragazzi e giovani che anche involontariamente chiedono a noi adulti delle risposte per guarire le ferite che si portano nel cuore o che vivono nelle loro realtà familiari. Potrebbero essere loro, ha aggiunto, “i nuju du mundu” del tempo odierno. E allora la casa della carità non sarà più una casa di mattoni, ma il palpito dei nostri cuori e l’impegno delle nostre menti e delle nostre mani per costruire e trasmettere loro la bellezza della vita”.

La diretta streaming by Daniela Stroe

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Caterina Sorbilli
Docente nelle scuole del I ciclo, collaboratrice storica di Tropeaedintorni.it, è giornalista pubblicista iscritta all'albo professionale dell'Ordine dei giornalisti della Calabria nell'elenco pubblicisti.