Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
I veri amici si vedono nell’ora del bisogno.
– E’ sapienza popolare il detto che quando si sta nella fortuna, si è attorniati da molti amici e quando la fortuna gira le spalle scompaiono anche gli amici.
– Proverbi e storie a riguardo abbondano. Eppure non sempre riescono del tutto a far meditare i “falsi” amici.
– La sapienza, però, continua il suo cammino e invita tutti ad essere leali nella vita. La figura del Cireneo che aiuta Gesù a portare la croce è un esempio di come si possa essere amico di chi sta in difficoltà.
– Dio sa aspettare chi sbaglia e dona nuove possibilità di reinserimento nella via del bene. ma cosa può fare dinanzi ad una volontà ostinata di rimanere nel male?
– Dio è misericordioso, ma anche è giusto è troverà il modo migliore di regolare i conti, sapendo che la sua è sempre volontà di salvezza.
♦ C’era una volta un giovane, figlio unico, i cui genitori erano morti. Un giorno egli invitò gli amici ad una cena in un ristorante di classe. Alla fine della cena disse:
– Vi ho invitati qui per dirvi addio. Lavorerò all’estero, ma ho intenzione di tornare qui tra cinque anni. Al ritorno, voglio offrirvi un’altra cena. Tuttavia, se non mi riuscirà di venire, sarete voi a pagarvi la cena. D’accordo? Tutti acconsentirono.
♦ Passarono i cinque anni. Il giovane tornò e chiamò gli amici. Gli stessi.
♦ Nelle telefonate egli però disse a tutti:
– Purtroppo, il mio viaggio non è andato bene. Sono povero e indigente. Ma ci incontreremo come d’accordo oggi alle ore 18,00 nello stesso ristorante. Sarete voi a pagare la cena.
Era una prova di amicizia.
♦ Il giovane ritornò in vesti misere, ma in salute; portava con sé un sacco di soldi. Il disegno del testamento era pronto: avrebbe distribuito la sua fortuna tra quegli amici.
Alle ore 18,00 andò al ristorante, aspettò per due ore, ma nessuno venne.
♥ Deluso, strappò il testamento e ne scrisse un altro in cui lasciava tutti i suoi soldi ai poveri e alle associazioni di beneficenza della parrocchia.
Poche settimane dopo, il giovane morì, credendo meno nelle amicizie e più in Dio, avendo sperimentato che Gesù è il nostro migliore amico.
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♥ Dice Gesù. «Io non vi chiamo più servi ma amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi» (Gv 15,15-16).
Il Cireneo.
♥ Mentre uscivano, incontrarono un uomo di Cirene, chiamato Simone, e lo costrinsero a prender su la croce di Gesù. (Matteo, 27, 32).
♥♥ Signore, tu a Simone di Cirene hai aperto gli occhi e il cuore, donandogli, nella condivisione della croce, la grazia della fede. Aiutaci ad assistere il nostro prossimo che soffre.
Donaci di riconoscere che è una grazia poter condividere la croce degli altri e sperimentare che così siamo in cammino con te, divenendo con te servitori della salvezza.