Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
I Santi Pietro e Paolo su moneta da due euro.
– La filatelia e la numismatica vaticana a molti forse appaiono come una “vanità” da mondo commerciale. Invece sono importanti veicoli di messaggi ed eventi in maniera appropriata.
– L’Ufficio Filatelico e Numismatico dello Stato della Città del Vaticano, fondato nel 1929, è responsabile dell’emissione dei francobolli e delle monete vaticane, non solo correnti, ma anche di commemorazione.
– E se ci sono di quelli che badano all’aspetto utilitaristico, c’è anche chi rivolge la sua attenzione all’aspetto culturale.
– Infatti francobolli e monete del Vaticano vengono creati per promuovere collezioni significative e prestigiose a ricordo di qualche anniversario storico da conservare. Diventano allo un “micro monumento” che ricorderà un evento. – Così nel 2017 il Vaticano con una nuova moneta da due euro ha ricordato i santi martiri Pietro e Paolo in occasione del 1950° anniversario del loro martirio. Un evento bello non solo per gli appassionati numismatici, ma anche per i credenti. – Ancora una volta i due grandi Apostoli, simili e diversi nello stesso tempo, restano uniti nella memoria dei fedeli, e non soltanto di essi.
♦ Il Vaticano il 1° giugno 2017 ha emesso una moneta commemorativa dal valore facciale di 2 euro per celebrare il 1950º anniversario del martirio dei Santi Pietro e Paolo. Lo aveva annunciato martedì 9 maggio l’Ufficio Filatelico e Numismatico dello Stato della Città del Vaticano.
♦ Realizzata dalla scultrice Gabriella Titotto e incisa da Claudia Momoni, la moneta raffigura gli apostoli Pietro e Paolo con i loro rispettivi simboli, cioè le chiavi e la spada. Entrambi sono raffigurati secondo l’iconografia tradizionale. Pietro ha quindi una folta chioma e la barba arrotondata, mentre Paolo è stempiato e facilmente riconoscibile dalla barba a punta.
♥ Gli apostoli Pietro e Paolo furono martirizzati a Roma presumibilmente intorno al 67 d.C.
Pietro fu crocifisso a testa in giù nel Circo di Nerone, che sorgeva nel luogo dove si trova oggi la Basilica Vaticana, mentre Paolo, essendo cittadino romano, morì per decapitazione con la spada presso l’attuale Abbazia delle Tre Fontane a Roma. La tradizione narra che la sua testa, una volta tagliata, abbia rimbalzato tre volte sul terreno, facendo sgorgare altrettante sorgenti d’acqua.
♥ “La gloriosa eredità di questi due Apostoli è motivo di spirituale fierezza per Roma e, al tempo stesso, è richiamo a vivere le virtù cristiane, in modo particolare la fede e la carità: la fede in Gesù quale Messia e Figlio di Dio, che Pietro professò per primo e Paolo annunciò alle genti; e la carità, che questa Chiesa è chiamata a servire con orizzonte universale.” (Papa Francesco, Angelus del 29 giugno 2015).
I due grandi Apostoli nel ricordo della Chiesa.
Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
tu hai voluto unire in gioiosa fraternità i due santi apostoli:
Pietro, che per primo confessò la fede nel Cristo,
Paolo, che illuminò le profondità del mistero;
il pescatore di Galilea,
che costituì la prima comunità con i giusti di Israele,
il maestro e dottore, che annunziò la salvezza a tutte le genti.
Così, con diversi doni, hanno edificato l’unica Chiesa,
e associati nella venerazione del popolo cristiano
condividono la stessa corona di gloria.