A te, carissimo Ciccio che sei un ragazzo di centanni

Auguri da tutta la redazione di tropeaedintorni

Carissimo Cicceo,
ci siamo visti di recente ed ancora una volta mi hai mostrato, commuovendomi, il tuo vestito blu a doppio petto, in perfetto stato, realizzato da Mastru Pascali, il mio indimenticabile papà.
Ricordo che mi avevi fatto vedere le foto del tuo servizio militare in Cina e dal tuo racconto è nato un articolo pubblicato su “La Piazza” e che ho riproposto nel mio libro “Un pinguino in fondo al cuore”.
E’ l’occasione di rileggerlo ancora perché è un pezzo della tua vita.
I nostri percorsi fatti anche di lontananza, sono stati diversi ma ci ha sempre unito il nostro affetto per Don Armando Granelli ed eravamo anche vicini di casa.
Auguri per i tuoi meravigliosi cento anni e ti abbraccio affettuosamente unitamente ai tuoi carissimi figli e nipoti.
Enzo Taccone

A te, carissimo Ciccio che sei un ragazzo di centanni

Quanto tempo è passato,
da quando ti sei affacciato
alla finestra di questo mondo
che è oggi così cambiato.

Quanti ricordi sono rinchiusi
nel pugno della tua stanca mano
e l’apri solamente un poco
per farli riaffiorare piano.

Quante gioie, quanti incontri,
quanto amore e sofferenze
fanno parte della tua vita
e sono tutti dentro il tuo cuore
tenuti in segreto con pudore,
custoditi come tesori.

Quante volte hai tentato,
di addormentarti,
pensando alle persone
che ti vogliono bene,
ai momenti belli
che certamente hai avuto,
alla solitudine che pesa
come le pareti di una prigione.

A te che stai vivendo con gioia,
con qualche acciacco e amarezza,
a te che preghi il Signore
l’augurio di sentirlo sempre vicino
con la certezza che nulla finirà,
che l’amore vivrà per sempre con te
se riuscirai a sentirti
ancora quel ragazzo
che si affacciava alla vita
con in tasca tanti sogni
di libertà.