Da Tropea a Crotone per i 18 anni di Dodò
In cento da Tropea, tra studenti e docenti, in piazza per ricordare il piccolo Domenico Gabriele
Studenti e docenti, in piazza della Resistenza a Crotone, per ricordare il piccolo Domenico Gabriele ucciso “per sbaglio” dalla ‘ndrangheta mentre giocava a pallone sul campetto del quartiere Margherita alla periferia di Crotone.
Era il 25 giugno del 2009 e solo pochi giorni prima Dodò, così i compagni chiamavano quel bel ragazzino simpatico e paffutello, in un elaborato di italiano, aveva scritto, lamentando il suo stato di figlio unico: “Vorrei avere dei fratellini ma il mio papà e la mia mamma non lavorano e non possono permettersi altri figli”.
Il dolore per la perdita di quell’unico figliolo segna ancora oggi Giovanni e Francesca, i genitori del bambino e la commozione coinvolge tutta la piazza quando la mamma, tra le lacrime, sussurra:” A nessuna mamma auguro questo tipo di sofferenza”.
Più di tremila persone si sono strette attorno al dolore di un’intera città che non si riconosce nel volto cupo e sporco di sangue della criminalità organizzata.” Siamo partiti in tanti” dichiara la dirigente dell’Istituto Superiore di Tropea” così come accade tutti gli anni in occasione del compleanno di Dodò. E’ come se Domenico fosse stato un nostro studente tanto è forte la pena della sua morte innocente anche a distanza di 11 anni dalla sua fine. Sentiamo il bisogno di esserci e di testimoniare, con la nostra presenza e con la storia della nostra scuola, la voglia di far emergere il lato fresco e pulito della nostra terra e il desiderio di cambiamento che entusiasma tutti noi a partire dai nostri numerosi studenti che con lo studio e la partecipazione esprimono la voglia di farcela nonostante le storture del nostro territorio ed il disorientamento dei tempi. E poi è sempre tanta la voglia di incontrare don Luigi Ciotti, un prete che con la sua passione ti fa tremare il sangue nelle vene: impossibile resistere al suo appello alla ribellione e al lavoro“ ‘in direzione ostinata e contraria’ ”.
L’Istituto Superiore di Tropea ha fatto della Legalità il suo cavallo di battaglia e le iniziative di sensibilizzazione degli studenti e del territorio a favore della democrazia, della partecipazione e della civiltà si susseguono a ritmo sostenuto.
La testimonianza di don Ciotti, riportata dalla scuola tropeana è ricca di forza e di entusiasmo.
Il Sacerdote, presidente di Libera, ha esortato tutti alla concretezza e alla pragmaticità: “Non dobbiamo fare cortei e basta, dobbiamo fermarci a riflettere insieme. Occorre una memoria collettiva per dare dignità a Dodò e a tutti i bambini violati, colpire i bambini è una sottrazione di futuro per tutta l’umanità, una ferita che dobbiamo sentire nella nostra carne. Bisogna prendere dolorosa coscienza trasformando in personale sofferenza il male della Comunità. L’omertà va combattuta, dobbiamo insegnare ai nostri ragazzi a farlo, a farlo sempre”.
Da sfondo al messaggio di don Ciotti il manifesto, tra i più cari all’Istituto Superiore Tropeano, che riporta la frase ”Tropea c’è” “Tropea c’è significa che la nostra scuola si sente parte importante della comunità in cui è inserita ed avverte il bisogno di farsene interprete perché è importante che la cultura, di cui la scuola è simbolo, divenga l’emblema del nostro territorio. Una realtà ricca di storia, di tradizione e soprattutto di bellezza, quella bellezza che è anche il frutto dell’impegno e della laboriosità di tanti che ci hanno preceduto. L’immagine di Tropea più autentica è quella dei suoi Ragazzi che in tante occasioni sanno dare formidabili lezioni di vita”
Ad accompagnare i giovani studenti di tutti e quattro gli Indirizzi di Studio dell’Istituto i prof.ri Salvatore Rizzo, Pasquale Vasinton, Maria Domenica Ruffa, Anna Maria Iannello, Linda Greco, Giuseppina Capria e la Dirigente Lento. “Gli impegni che non mancano mai mi hanno impedito di partecipare alle scorse edizioni e quest’anno ho voluto esserci mettendo da parte tante altre incombenze sicuramente secondarie rispetto all’opportunità di condividere un momento così significativo per il suo valore di lotta alle mafie, di solidarietà a chi soffre e di speranza nel cambiamento”.
Dopo l’evento in Piazza una delegazione di Tropea è stata invitata a partecipare all’incontro con don Ciotti e la Consulta Studentesca della provincia di Crotone durante il quale si è avuta la possibilità di ascoltare il grande don Luigi che, in riferimento ad un progetto in memoria di Lea Garofalo realizzato dai ragazzi crotonesi, ha raccontato dei suoi incontri con Lea e con la piccola Denise ed ha sottolineato ancora una volta l’importanza dell’impegno e del lavoro costanti perché, non è apprezzabile l’indignazione a cui non fa seguito una coerente operosità.
Il gruppo tropeano è ritornato a scuola arricchito da un’esperienza che carica gli animi di passione e di voglia di crescere. A Crotone quelli del Superiore di Tropea si sono incontrati anche con Rocco Mangiardi, don Pino De Masi, don Ennio Stamile, l’on.le Angela Napoli, i genitori di Dodò, Matteo Luzza, mons. Giuseppe Fiorillo e, ovviamente, con il grande don Luigi Ciotti.
La Dirigente dell’Istituto Superiore di Tropea
Beatrice Lento