Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
I gelati di Papa Francesco.
Il 23 aprile scorso è stata la festa di San Giorgio Martire, il santo che lottò con il drago, icona del peccato, e lo vinse. E’ stato il giorno onomastico di Papa Francesco, Jorge Bergoglio, ed egli ha voluto festeggiarlo offrendo ai più bisognosi e ai senzatetto di Roma un gelato. L’Elemosineria apostolica ha provveduto a distribuire 3.000 gelati in giro nei vari punti di assistenza a quei poveri della città che quotidianamente vengono accolti nelle mense, nei dormitori e nelle strutture della Capitale, gestite in gran parte dalla Caritas. Così il gesto semplice comune a tanti di “offrire” qualcosa nel giorno della propria festa è diventato anche il gesto di Papa Francesco (e non è la prima volta!). – Con un gelato non si riempie la pancia, ma si colora di gioia un giorno speciale. Come redentorista vorrei citare la gioia con la quale San Gerardo Maiella, il “padre dei poveri”, nei giorni di carnevale cucinava e distribuiva, ai poveri che venivano alla portineria del Convento di Materdomini, i maccheroni, perché potessero farsi “una scialata”!
♦ Il 23 aprile scorso, nel giorno in cui la Chiesa ricordava San Giorgio martire, papa Francesco ha desidera festeggiare il suo onomastico insieme ai più bisognosi e ai senzatetto di Roma, facendo distribuire tramite l’Elemosineria Apostolica 3.000 gelati alle persone che vengono quotidianamente accolte nelle mense, nei dormitori e nelle strutture della Capitale, gestite in gran parte dalla Caritas”.
♦ I gelati sono arrivati nelle mense della Capitale dove mangiano i più bisognosi, ma anche fuori città, fino al centro immigrati a Castelnuovo di Porto: dalle mense della Caritas a quelle del Centro Astalli, dai punti di incontro della Comunità di Sant’Egidio fino ai centri per migranti.
♥ “Si tratta di piccoli gesti – hanno spiegato all’Elemosineria – ma che i poveri accolgono sempre con grande gioia perché sanno che vengono dal cuore, si sentono pensati dal Papa e ricambiano con un sorriso, un semplice grazie o una preghiera”.
♦ Presso le docce sotto il Colonnato di San Pietro, i gelati sono stati distribuiti nella mattinata. I sorbetti del Papa sono arrivati anche, grazie al coinvolgimento di Auxilium, in tutti i centri di accoglienza per migranti che gestisce la cooperativa in Italia ad iniziare da Castelnuovo di Porto dove ci sono oltre 700 persone provenienti da 30 Paesi diversi e dove il Papa celebrò la Santa Messa in Coena Domini nel 2016.
♦ Inoltre il gelato è stato distribuito a tutti i bambini che vivono nelle case-famiglia e ai pazienti psichiatrici ospiti delle strutture Auxilium in tutta Italia.
♥ ♥ “È stato un gesto di attenzione che ha commosso tantissime persone”, racconta Angelo Chiorazzo, fondatore di Auxilium. E spiega: “Sapere che il Papa ha avuto un pensiero per te, quando la società vorrebbe dimenticarti, per chi è in difficoltà è una cosa importante, che dà fiducia e felicità. Il fatto che il Papa ci abbia ancora una volta coinvolto in un suo gesto di carità, ci riempie di gioia e ci responsabilizza ancora di più nel nostro lavoro al servizio dei più fragili”.
San Giorgio lottò contro il drago, icona del peccato
♦ Il “drago” è l’icona di tutto quello che ci annienta, che ci rende schiavi e che ci allontana dal cielo.
♥ E san Giorgio è il testimone della forza del Vangelo, l’unica in grado di renderci davvero liberi, l’unica che spezza le catene sotto il cui peso rimaniamo schiacciati.
♦ La biografia di questo santo si perde in una tradizione arricchita da particolari leggendari, che però comunicano tutta la ricchezza spirituale e teologica della sua eredità. A lui si sono ispirati interi popoli, nazioni ma anche movimenti e associazioni.
♦ Egli era un militare di rango elevato, molto vicino all’imperatore Diocleziano, al quale, però, si oppose dopo l’emanazione dell’editto di persecuzione contro i cristiani. Il suo coraggio gli costò la vita: Giorgio venne martirizzato il 23 aprile dell’anno 303.
(fonte: cf Avvenire.it, 23 aprile 2018).