«Gentile è l’espressione del sistema di potere della città di Cosenza, che ha trovato una salda alleanza con quello di Reggio Calabria, rappresentato da Scopelliti»
Nesci, Parentela e Dieni aggiungono: «Gentile è l’espressione del sistema di potere della città di Cosenza, che ha trovato una salda alleanza con quello di Reggio Calabria, rappresentato da Scopelliti. I fatti dell’azienda sanitaria provinciale cosentina e i favori che il suo direttore avrebbe reso al figlio del senatore Gentile, proprio in un momento di tagli alla cieca, dimostrano la necessità che Scopelliti venga rimosso subito dall’incarico per il Piano di rientro». «La sanità calabrese – proseguono i parlamentari Cinque Stelle – è allo sfascio, con situazioni di inquinamento mafioso che risalgono a gestioni politiche della sinistra. Dove erano i Pd Ernesto Magorno ed Enza Bruno Bossio quando, durante il governo regionale di Agazio Loiero, si compivano scelte sballate e nella più inquietante mancanza di controlli?».
Morra, Nesci, Parentela e Dieni concludono: «Lo scandalo di Gentile è servito al Pd a ricostruirsi una finta verginità. La verità è che sono tutti colpevoli, che hanno spremuto e distrutto la sanità calabrese. Se Gentile, come ci auguriamo, si dimetterà in giornata, sarà l’inizio di una pulizia politica destinata a proseguire».