Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
I bambini condividono il cibo.
Quanto è consolante veder mangiare chi ti ha chiesto del cibo: diventa una sorta di comunione. Ma ahimé! oggi, se cammini per strada, i “poveri” per lo più ci chiedono soldi per aggiustare i loro problemi. La moneta o piccola banconota donata scompare nella tasca o nella borsa del richiedente e ci rimane un frettoloso “grazie!” – Invece, veder mangiare ci assicura che quel povero aveva davvero bisogno. – I veri poveri sanno condividere il cibo e rispettarlo, perché qualcuno lo ha preparato e pagato. E invece sono tante le segnalazioni di piatti di cibo distribuiti dalla Caritas o dai Centri di Accoglienza buttati con un certo disprezzo nei bidoni della spazzatura. – Ma “no” allo scoraggiamento: bisogna perseverare nel bene.
♦ Una volta, due ragazzi suonarono al campanello di una casa, chiedendo del cibo.
La padrona di casa preparò un piatto per i due, con due cucchiai, e lo consegnò loro. Poi ritornò al suo lavoro. Poco dopo, guardò davanti alla casa e non vide i bambini. Aprì il cancello che dava sulla strada ed ebbe una sorpresa.
♥ C’erano cinque bambini poveri seduti sul marciapiede, condividendo il cibo dato.
I due bambini non avevano detto che ce n’erano altri tre là fuori!
Spesso i bisognosi sono più generosi tra loro, più di quelli che sono nell’abbondanza.
L’esempio dei bambini di questa piccola storia valeva più del piatto di cibo dato a loro.
♥ L’amore è la più grande di tutte le ricchezze.
“Com’è bello e com’è dolce che i fratelli vivano insieme!” (Salmo 133, 1)
“Ha ricolmato di beni gli affamati” (Lc 1,53).
♦ I poveri sono i veri giudici dell’amministrazione dei governi politici.