Anche quest’anno l’antico quartiere tropeano chiamato “u’burgu” è stato gremito di gente per la festa popolare dei “Tri da’Cruci”. L’origine della festa viene rintracciata nella profonda devozione dei borghigiani per tre antiche croci presenti su di una piccola chiesetta di cui si conserva ormai solo il ricordo. Tutto secondo programma per quanto riguarda ciò che ha preceduto lo spettacolo conclusivo. Il pomeriggio è infatti trascorso tra l’euforia dei partecipanti ai tradizionali giochi di piazza e l’entusiasmo della folla presente. Poi il concerto, che ha visto di scena i Quartaumentata, protagonisti del panorama etno-pop made in Calabria. Grazie anche alla loro presenza è stata una splendida serata all’insegna della tradizione e della buona musica. A fare da spalla al noto gruppo cauloniate dovevano essere i Doctor’s Soul, ma l’agenzia di produzione Esse Emme Musica ha affidato questo ruolo ad alcune giovani voci emergenti provenienti da un po’ tutta la Calabria. Il cambio di programma ha colto tutti di sorpresa, probabilmente anche gli stessi organizzatori. Comunque, i vertiginosi ritmi che contraddistinguono i Quartaumentata, richiamando atmosfere degne delle più sfrenate tarantelle, sono state il miglior prologo per l’entrata in piazza dei due “camiuzzi i’focu”. Il loro ballo infuocato al suono della “caricatumbula” ha letteralmente calamitato l’attenzione della gente. In seguito è stata la volta dell’accensione delle barche, una delle quali sospesa in aria di fronte alla balconata di largo villetta. Esse simboleggiano la memoria storica di una prestigiosa presenza di un equipaggio tropeano nella flotta della Lega Santa durante la battaglia navale di Lepanto del 1571. Infine i fuochi d’artificio, spettacolari, coreografati direttamente dal mare dal maestro reggino Edipo Schiavone, mediante l’uso di due piattaforme poste in mare.
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