Il libro più letto sulla
città di Tropea
N
el giugno 1993 uscì la prima edizione del libro
"Tropea, perla del Tirreno e capitale delle vacanze" di Bruno Cimino e Salvatore
Libertino. Con le successive due ristampe la pubblicazione (circa diciottomila copie)
risulta essere il libro più divulgato tra tutti gli scritti sulla città, un primato che
difficilmente sarà superato.
Entrando tra le pagine di questo lavoro, a metà tra la guida turistica e lopera
letteraria, troviamo una serie di capitoli di facile lettura, con ricchissime
illustrazioni, concepiti in modo da condurre il lettore in un racconto lineare, che parte
dalle origini storiche sino ad arrivare ai nostri giorni. E questo è sicuramente uno dei
segreto del successo ottenuto.
Pur riservando una particolare attenzione al patrimonio artistico di Tropea, agli illustri
cittadini e agli itinerari più suggestivi, lo stile del cronista e dello studioso, a
tratti, cede il passo ad una partecipazione più intensa che culmina in "Un giorno
destate tra verità, menzogna e sortilegio". Già il rimando letterario del
capitolo, omaggio allamata scrittrice Elsa Morante, rende conto del tono con cui il
testo va a chiudersi.
"Le giornate estive tropeane sono piacevolmente lunghe. Il sole,
così mattiniero, tarderà, poi, a completare il suo periplo sul mare e, succede due volte
lanno, ad aprile e nellultima settimana di agosto, al tramonto, lo si vede
adagiare dentro la bocca dello Stromboli"...."Mentre le lampare sono già al
largo, sotto un cielo mai visto così pieno di stelle, e aspettare che qualcuna di esse,
cadendo, possa scrivere con la sua scia luminosa, che domani sarà un giorno ancora più
bello".
Le parole di Cimino e le sapienti immagini fotografiche di Libertino provocano nel lettore
una sorta di "straniamento". A lettura ultimata rimane il desiderio di recarsi,
quanto prima, nella località descritta.
Il libro "Tropea, perla del Tirreno e capitale delle vacanze" è edito dalla
Trophaeum; la copertina riporta un originale dipinto di Simone Virdia, sulla città nel
medioevo; le pagine sono 112 e le foto a colori 100; quelle depoca in b/n 12.
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