A Tropea assegnate solo tre vele della Guida Blu 2007 di Legambiente e Goletta Verde: un vero e proprio tonfo. La cittadina tirrenica aveva ricevuto l’ambito riconoscimento delle cinque vele per ben quattro volte di fila tra il 2002 e il 2005 e quegli alti punteggi avevano fatto guadagnare a Tropea l’appellativo di “Capitale delle vacanze”. Grazie anche al primato raggiunto nel 2005 tra 269 centri turistici costieri segnalati dal “Vacazometro” del mensile Genteviaggi, l’abitudine a vederla svettare tra le località turistiche più rinomate d’Italia aveva indotto gli amministratori e gli operatori turistici quasi a storcere il naso quando, l’anno scorso, Tropea non ottenne le cinque vele, sfiorandole solo per una manciata di punti. I proposti degli attuali amministratori lasciavano intravedere uno spiraglio di ripresa in tal senso. Infatti, ad inizio 2007, Tropea si era posizionata addirittura prima tra le venti più belle spiagge d’Europa nella classifica apparsa sul settimanale on-line della famosa rivista Sunday Times. L’Assessorato al turismo, retto dall’avvocato Michele Accorinti, durante la scorsa stagione estiva si era trovata in eredità una serie di problematiche ed imputava il non raggiungimento di quell’obiettivo proprio a tali situazioni. Rilanciava quindi, proprio attraverso le pagine di questo giornale, affermando che tale minima differenza di voti sarebbe stata colmata «per conseguire un riconoscimento ambito che Tropea merita». Spingendosi in una ricerca dei fattori utili in tal senso, Accorinti non dimenticò di menzionare la presenza del Comune alla “Festa degli alberi”, definendo questa iniziativa già di per sé «capace di aumentare la nostra considerazione per quanto riguarda l’attenzione all’ambiente». L’assessore citò inoltre l’imminente «attivazione della raccolta differenziata», ulteriore servizio che avrebbe dovuto contribuire «ad aumentare il target qualitativo della vita della nostra comunità». Accorinti ricordava, in conclusione, la sua attività promozionale svolta «personalmente alla Borsa internazionale del turismo, per incontrare quotidianamente i tour operator di livello internazionale, proprio per promuovere la nostra città in Europa e nel Mondo».
Se dopo tanti anni è arrivato dunque tra i giudizi positivi dati a Tropea il simbolo tanto atteso a forma di alberello, indice dell’accresciuta attenzione verso la sostenibilità ambientale, pare che tutto questo lavoro non sia comunque bastato agli attenti relatori della Guida Blu, che hanno declassato ulteriormente Tropea – tra l’altro superata anche dalla ridente città murattiana tra le località del vibonese – assegnandole solamente tre (misere) vele. Il punteggio è vertiginosamente sceso da 86,6 punti del 2006 agli attuali 66,1, e non è bastata la presenza di simboli rappresentanti i “Servizi ai disabili”, “Sub” e “Non solo mare”. Perentori sono pure arrivati alcuni giudizi che rasentano la mediocrità: tre stelle per l’ambiente e stesso numero di petali per i servizi. Ma col senno di poi si può affermare che i presagi di questa catastrofica sentenza della Guida Blu erano già stati intravedibili proprio in alcune dichiarazioni rilasciate a Calabria Ora dall’assessore al Turismo del Comune di Tropea.
Quest’ultimo punto, quello dei servizi, era infatti stato già indicato sibillinamente da Accorinti in occasione dell’evento Erasmus come «un problema serio, emerso in tutta la sua evidenza». Accorinti, quasi anticipando il giudizio della Guida Blu, indicava infatti nella «assoluta assenza sul nostro territorio di strutture ricettive» il primo gap da colmare nei confronti di altre realtà turistiche, «nella piena convinzione che lo sviluppo economico ed occupazionale di Tropea passi anche e soprattutto attraverso la realizzazione di nuove strutture alberghiere, parte essenziale ed integrante dell’industria del turismo». Ora non resta che rimboccarsi le maniche per risalire la china, ma di certo non basterà solo un po’ di buon impegno.