Nuovo evento del Think Tank “Parole Guerriere” fondato dai tropeani Diego e Dalila Nesci
Gli esperti: Igor Sibaldi, Tommaso Labate, Federico Petroni. Parteciperanno gli onorevoli: Ronzulli (FI), Fioroni (TN), Gelmini (AZ), Borghi (IV).
Gli eventi del think tank “Parole Guerriere”, fondato dai tropeani Diego Antonio e Dalila Nesci, proseguono con il nuovo ciclo di incontri: “Pomeriggi popolari a Montecitorio. Dentro la politica: dialoghi sulle priorità del Paese”. Si tratta del 23esimo appuntamento, di cui 13 organizzati alla Camera dei Deputati.
Il prossimo evento dal titolo “Guerre e pace: Europa al bivio” si terrà il 18 aprile 2024, inizio previsto ore 17.30 nella Sala della Lupa di Palazzo Montecitorio.
In un momento cruciale come quello attuale, dove le guerre in corso e le tensioni geopolitiche influenzano profondamente il panorama internazionale, è essenziale indagare sulle conseguenze di tali conflitti e sul ruolo che il continente europeo, custode delle radici culturali dell’Occidente, svolge in questa cornice.
Ci troviamo alla vigilia delle elezioni per il Parlamento dell’Unione Europea, che si terranno a giugno del 2024. Questo evento assume particolare rilevanza in un contesto geopolitico così complesso, in cui l’Europa deve affrontare scelte di enorme portata.
Il continente europeo, con la sua storia e la sua cultura, ha un ruolo fondamentale nel plasmare il futuro della politica internazionale. Tuttavia, è importante distinguere tra l’Europa come entità geografica e culturale e l’Unione Europea come istituzione politica. L’Europa, in quanto continente, si trova al crocevia di molteplici interessi e dinamiche, e le sue azioni hanno un impatto significativo sulla stabilità e sulla prosperità globali.
In questo contesto, è imperativo analizzare attentamente il ruolo specifico dell’Italia nel Mediterraneo, una regione che conserva una rilevanza cruciale per l’intera Europa. Le dinamiche geopolitiche e le sfide che si manifestano in questa area hanno un impatto diretto sulla sicurezza e sul benessere del continente nel suo complesso. Allo stesso tempo, non possiamo ignorare la complessità dei conflitti in atto in varie parti del mondo, come quello tra Russia e Ucraina e il conflitto israelo-palestinese. Questi eventi richiedono una risposta ponderata e coordinata, al fine di preservare la pace e la stabilità globali.