Politica

Gruppo Consiliare “Passione Tropea”

Comunicato Stampa.

Il sindaco di Tropea continua a fuggire dal confronto con la minoranza sul tema della gestione del Porto di Tropea.

Il capogruppo di "Passione Tropea" Adolfo Repice - foto Libertino
Il capogruppo di “Passione Tropea” Adolfo Repice – foto Libertino

Il sindaco di Tropea continua a fuggire dal confronto con la minoranza sul tema della gestione del Porto di Tropea, da ultimo nel consiglio comunale del 14.9.2012, facendo approvare una questione pregiudiziale assolutamente pretestuosa, per il timore che la sua maggioranza non lo seguisse lungo la strada che ha portato a rendere ingovernabile il Porto di Tropea.
Il giorno successivo è stato costretto a fare marcia indietro sull’illegittimo affidamento rilasciato alla spa Porto di Tropea: con Ordinanza n. 21 del 15.9.2012 ha dimostrato la completa assenza di un progetto politico e la saccenteria inconcludente grazie alla quale ha polverizzato il Porto di Tropea, abbandonandolo a se stesso. A decorrere da tale data non saranno garantiti i servizi portuali (!); ciò perché a quasi un anno di distanza dalla pubblicazione della sentenza del Tar Calabria l’Amministrazione comunale non ha inteso (ed evidentemente non intende ancora) bandire una gara d’appalto per la concessione demaniale, per come avviene in ogni parte d’Italia.
Con l’Ordinanza n. 21 del 15.09.2012 il Sindaco di Tropea è stato costretto a smentire se stesso; ha implicitamente ammesso l’illegittimità dell’azione posta in essere dai sottoscrittori della Determinazione n. 7 del Registro concessioni anno 2012 (prot. 11083 del 13/7/2012) e della Delibera di Giunta n. n. 119 del 2.7.2012, con la quale è stata affidata dal 14.7.2012 al 14.9.2012 la gestione ed i guadagni del Porto alla S.pa. Porto di Tropea. I succitati atti amministrativi hanno consentito alla spa Porto di Tropea di godere di un ingiustificato ed ingiustificabile vantaggio patrimoniale, in virtù di un atto amministrativo assolutamente dubbio quanto alla sua legittimità; tant’è che la Regione Calabria ha investito la Procura della Repubblica di Vibo Valentia affinché adotti gli atti necessari e consequenziali. L’Ordinanza sindacale, con la quale si fa un passo indietro rispetto alle scelte compiute in passato, conferma il superiore assunto.
Il Sindaco implicitamente è costretto a confermare quanto ripetutamente sostenuto dal Gruppo Passione Tropea e cioè:
a) non è possibile la definizione della vertenza con la Spa Porto di Tropea (peraltro quest’ultima soccombente nel giudizio amministrativo) mediante concessione cinquantennale;
b) é necessario predisporre un bando di gara, per come peraltro già statuito dalla sentenza TAR Calabria – Catanzaro 1422/2011, la quale impone l’obbligo cogente per l’Ente (ad oggi disatteso) di procedere all’affidamento della concessione di aree demaniali con una procedura competitiva ad evidenza pubblica in cui siano compiutamente applicati i principi di massima trasparenza e pubblicità, nel rispetto dei principi comunitari e previa pubblicazione del bando sulla G.U. della U.E.
E’ paradossale che il comune di Tropea non abbia inteso, a distanza di quasi un anno dalla pubblicazione della sentenza del Tar, predisporre il bando di gara in esecuzione di un provvedimento giudiziale, e abbia affidato in via straordinaria la gestione del più importante bene pubblico del territorio (realizzato esclusivamente con fondi pubblici), senza esperire alcuna procedura, ad una S.p.a. con la quale lo stesso comune ha dei contenziosi pendenti e che ad oggi non ha inteso restituire al comune gli incassi indebitamente percepiti durante la gestione comunale della struttura portuale. Ci chiediamo chi rimborserà il Comune di Tropea poiché l’atto di affidamento alla società Porto di Tropea costituisce un danno rilevantissimo per le casse dell’Ente, quantificabile in centinaia di migliaia di euro, considerato che in ragione dell’affidamento la spa Porto di Tropea, e non il Comune, ha percepito i lauti incassi del periodo estivo, ovvero gli incassi del periodo più redditizio dell’anno, soprattutto se si considerano i numerosissimi transiti. A tacer del fatto che la società che stava gestendo il servizio ed era tenuta a farlo in prorogatio fino alla fine del mese di ottobre, è stata estromessa per consentire alla spa Porto di Tropea di godere dei guadagni durante il periodo di maggiore afflusso al Porto di Tropea.
il Gruppo Passione Tropea ha segnalato immediatamente il danno erariale patito alla Corte dei Conti per le necessarie determinazioni nei confronti dei componenti la Giunta Comunale e continuerà la sua battaglia nel solo interesse di garantire trasparenza nell’azione amministrativa. Nell’interesse dei cittadini di Tropea e non di una società privata.

I Consiglieri del Gruppo Passione Tropea

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