Attualità

“Grazie Don Ignazio e benvenuto Don Antonio!”

In questo momento così toccante Tropea si stringe a Sua Eccellenza il Vescovo Attilio Nostro

Ci sono momenti così importanti nell’esistenza di ognuno da costituire vere e proprie svolte della vita, accade così anche nelle comunità. Don Ignazio Toraldo Di Francia, dopo una vita nel segno della dedizione assoluta alla Parrocchia della Concattedrale affida il suo prezioso, significativo, complesso e pesante testimone a Don Antonio Mazzeo e questo passaggio coinvolge intensamente tutti

Le emozioni che stiamo vivendo e continueremo a vivere per tanti altri giorni sono forti perché arrivano in fondo al cuore come tutto quello che è autentico, ma il bilancio, sia emotivo che di pensiero, rimane nella dimensione assoluta di una positività che non lascia spazio a sterili sensazioni di amarezza, di nostalgia o di rimpianto.
La parabola umana è un viaggio fatto di tante tappe ed ogni meta é una conquista meravigliosa se la si vive con l’atteggiamento giusto, se siamo capaci di cogliere il valore costruttivo del cambiamento che connota ogni percorso di vita e lo accogliamo con fiducia nel segno di Gesù che è la nostra infallibile guida.
Dal nostro Don Ignazio non dovremo commiatarci…e come potremmo? Come ha sottolineato il nostro Vescovo, mons. Attilio Nostro, un grande Sacerdote come lui, che ha donato tutto sé stesso nel servizio puro e illuminato alla città, è una sua inscindibile parte, Don Ignazio è così importante e insostituibile da identificarsi per sempre con Tropea. Don Ignazio è Tropea ed oggi la Città, per mio umile tramite, gli porge il suo sentito ringraziamento per il servizio reso e affida la sua gratitudine soprattutto al piano dei sentimenti perché nessuna parola potrebbe mai compiutamente esprimere quello che proviamo.
Il nostro affetto sincero e profondo verso di lui s’intreccia all’apprezzamento della sua finezza di atteggiamenti, della sua sensibilità e profondità d’animo, del suo sapere e della sua mente illuminata. Una mescolanza di doti straordinarie che ha fatto e continuerà a fare di lui un riferimento sicuro, ecco perché una parte di Don Ignazio rimane dentro ogni Tropeano così come accade con i veri Maestri che lasciano la loro impronta indelebile sugli allievi.
Grazie Don Ignazio per aver condiviso intensamente con ognuno di noi gioie e dolori, amarezze e gratificazioni, grazie per essere stato la spalla su cui appoggiare il capo, la mano che asciuga la lacrima, il sorriso che conforta, il braccio che sostiene ed anche il sorriso che ti dice bravo, la parola che gratifica il tuo successo, il passo che si affianca al tuo per confermare la bontà del cammino intrapreso o correggerlo.
Grazie per aver fatto crescere tutta la comunità con le sue attese omelie, con le sue riflessioni coinvolgenti, con i commenti ricchi di sapienza, grazie per le opere di carità consumate senza clamori, grazie per il manto della misericordia che ha sempre steso per schermare le nostre fragilità, grazie per l’armonia che ha profuso a piene mani sulla città.
In questo momento così intenso e sofferto Tropea, come una mamma, a Lei si rivolge con le braccia protese per dirle: “Figlio mio amatissimo sei stato e sarai ancora il mio conforto!“
Don Antonio, benvenuto! Benvenuto di cuore a Tropea, siamo consapevoli che continuerà con zelo l’opera di cura realizzata, a lungo e magnificamente, da Don Ignazio e, a man a mano che la conosceremo meglio, impareremo a volerle sempre più bene.
Don Antonio, sappiamo che il compito che l’attende è un fardello assai gravoso per la complessità del popolo che le viene affidato e per la grandezza del Sacerdote a cui lei segue, ma la fama, che puntualmente ci precede, parla di Lei come di un Parroco buono e attento, di un Pastore che ama il suo gregge, lo colma di attenzioni ed é ricambiato, di una Persona vicina alla gente, sensibile, impegnata ed entusiasta, sono certo che anche a Tropea troverà l’humus capace di spronarla nella sua appassionata missione, sono sicuro che la nostra gente le starà accanto.
Viviamolo con gioia questo giorno e guardiamo con serenità ad un percorso che si avvia nella luce di Colui che l’ha voluto per seminare il bene.
Mi torna in mente una frase dei Promessi Sposi, resa per me indimenticabile dalla grande professoressa che me ne ha fatto scoprire il senso profondo: ”Dio non turba mai la gioia dei suoi figli se non per prepararne loro una più certa e più grande”. Se il cambiamento sembra sconvolgere animi e comunità in realtà il fermento che l’accompagna é sempre foriero di evoluzione sana e costruttiva. Pensiamolo in quest’ottica il momento esclusivo che stiamo assaporando, non banalizziamolo in un vuoto rituale di normale alternanza ma gustiamo intensamente i pensieri e i sentimenti che affollano i nostri cuori con la certezza che il Signore vuole sempre la nostra felicità.
Caro Don Antonio, Tropea l’accoglie a braccia aperte e le offre il suo affetto, la sua vicinanza e la sua collaborazione. Da oggi la sua vita s’intreccia a quella di una città valorosa, di un sito dal respiro universale, di un popolo dalla storia magnifica che vuole continuare a brillare di civiltà anche nel presente.
É il luogo magico che ha dato i natali al Beato Francesco Mottola e alla Serva di Dio Irma Scrugli, due creature eccezionali che ci hanno lasciato la loro splendida opera: la Casa della Carità e l’Ordine delle Oblate e degli Oblati del Sacro Cuore. Siamo nell’ultimo mese dell’anno della Sua Beatificazione e la coincidenza col suo arrivo, Don Antonio, non può essere casuale ma certamente racchiude un messaggio: operare lasciandosi condurre dalla Carità!
Che i nostri Irma e Francesco rendano questo momento di comunione l’inizio di un percorso entusiasmante che prosegue il viaggio compiuto e avanza con la voglia di crescere.
Che la Vergine Santa di Romania, la nostra amatissima Patrona, protegga i due Sacerdoti che oggi s’incontrano nel segno della continuità e della collaborazione, li guidi e li sostenga nel combattere il male e nel seminare fruttuosamente la parola del Signore!
Nelle loro mani c’è una parte della nostra storia: che la loro missione ci illumini perché il passo non vacilli e la comunità cresca nel segno della giustizia, della concordia e della solidarietà!
In questo momento così toccante Tropea si stringe a Sua Eccellenza il Vescovo consapevole della delicatezza e importanza strategica delle decisioni che ha assunto col desiderio di far crescere la Diocesi umanamente ed eticamente, lo ringrazia per il suo impegno di guida illuminata, gli esprime fiducia assoluta, riconoscenza e affetto e la certezza che le sue decisioni sono ispirate dal Signore.
Sentiamoci sempre più Comunità, pensiamoci come popolo di Cristo e insieme avviamoci lungo il nuovo percorso tenendoci per mano perché la condivisione è l’unico atteggiamento che consola, che rasserena, che rinnova!

Giovanni Macrì Sindaco di Tropea

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Redazione
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