La Pro Loco di Tropea non può più garantire il servizio
Un cartellone sancisce la chiusura del punto Informazione ed assistenza Turistica; un servizio pubblico in meno per la Capitale del turismo calabrese.
Alla fine la paventata chiusura dell’Ufficio IAT di Tropea è diventata realtà. Da giorni davanti la bellissima location della Pro Loco cittadina, un cartello riporta la dicitura “Chiuso” in maniera inderogabile.
Lo avevamo anticipato giorni fa, al termine di una riunione che aveva visto protagonisti i rappresentanti degli altri Uffici di Informazione ed Assistenza Turistica, che dietro le iniziali IAT celano, o meglio dovevano garantire, un servizio pubblico di assoluta utilità per centri turistici come quelli del Vibonese. Difatti, ad oggi, in piena stagione turistica, la capitale del turismo calabrese si ritrova con i battenti chiusi, creando suo malgrado, un disservizio ai tanti vacanzieri che si trovano nella Perla del Tirreno. Già nell’incontro sopra citato le cause di una possibile ed imminente chiusura erano state evidenziate e ricondotte alle precarie ed irrisorie risorse finanziarie a cui questi tipi di uffici erano costretti a sottostare, ed in particolare per Tropea si trattava di dover gestire un punto informazione, attivo quasi 24 ore su 24, con un baget assolutamente non congruo per garantire l’assunzione di personale qualificato idoneo al bacino di utenza che solitamente si registra ai suoi sportelli tutti i giorni ed a tutte le ore del periodo estivo. Gli uffici IAT della Regione sono affidati per legge ad associazioni ed enti di volontariato ed in molti territori come quello vibonese coincidono con gli uffici Pro Loco, anch’essi ad organizzazione volontaria ed associativa, sodalizi che, per loro natura, possono contare solo su aiuti provenienti dalle quote degli associati. La Pro Loco di Tropea effettivamente da anni ha la possibilità di godere di una sede prestigiosa, lungo il corso principale del paese, messa a disposizione dal comune, ma ciò non può bastare per permettere un adeguato funzionamento dello stesso, con personale specializzato, soprattutto in riferimento al ruolo che il paese ricopre nel panorama culturale e turistico dell’intera regione. Il cartello davanti al quale i vacanzieri rimangono perplessi e sconsolati così recita: “Gli uffici IAT gestiti dalle Pro Loco di Tropea, Ricadi Capo Vaticano, Pizzo, sono CHIUSI; le Pro Loco, in questi anni, con enormi sacrifici personali e finanziari, con il contributo dei soli soci, hanno garantito ai cittadini, ai turisti e visitatori questo importante servizio con puro spirito di volontariato, grazie all’utilizzo di personale altamente qualificato. Da oggi tra l’indifferenza delle Istituzioni Pubbliche (Provincia e Regione), nostro malgrado, non possiamo più garantirlo. Ci scusiamo per l’enorme disagio causato”. Parole, queste, che non possono lasciare indifferenti, che suscitano indignazione alla luce del fatto che Tropea, così come gli altri uffici, rappresentano l’apice di questo territorio che ha fatto dell’accoglienza e del turismo la più importante fonte di guadagno per centinaia di famiglie. Sono semplici anche le parole di Mario Lorenzo, che da anni gestisce la Pro Loco di Tropea: “Mi trovo attualmente a poter contare su non più di cinquecento euro; proprio in questi giorni ho dovuto far fronte alla bolletta telefonica e ciò che mi resta non basta per poter assumere una persona qualificata come i nostri visitatori, di cui tanti stranieri, richiedono, per il resto delle stagione”. Da ora, la “Capitale” del turismo calabrese, la cittadina che più di tutte attrae l’interesse dei numerosissimi visitatori di Fiere e borse internazionali come la Bit, si ritroverà senza questo importantissimo biglietto da visita sostituito da un cartellone cerato, che segna inesorabilmente la sconfitta di anni di gestione fallimentare, di politiche pressappochiste intorno e su ciò che di più importante il territorio poteva offrire per lo sviluppo e l’occupazione.