Ancora una volta protagonista l’associazione di volontariato S.o.S. Korai col Patrocinio del Comune
Il “Quaderno dell’8 Marzo” strumento di riflessione ed identità
Appuntamento riuscitissimo quello organizzato a Palazzo Santa Chiara, nel pomeriggio di giorno 8 marzo, dall’associazione S.O.S Korai, che come sempre ha posto al centro dell’attenzione dei presenti le tematiche inerenti la parità di genere e le sue sfaccettature.
Un percorso variegato e profondamente intriso di storie di emancipazione e vissuti al femminile legate alla nostra terra di Calabria, attraverso i racconti di vita di 17 donne narrate nel quarto “Quaderno dell’8 marzo”, che da anni vede la luce anche grazie alla donazione del Gruppo Caffo e alla produzione della Romano Arti Grafiche, con madrina del Quaderno Delfina Barbieri Caffo, le direttrici artistiche Anna Maria Miceli e Beatrice Lento, Presidente di S.O.S. Korai e anche curatrice della pubblicazione.
La serata condotta da Angelo Stumpo, socio del sodalizio, ha visto la partecipazione di Alessandra Giuliana Granata, anche lei socia, che ha presentato gli intermezzi musicali dal tema “La donna: icona e musa nell’amor cortese”, con l’esibizione della Soprano londinese Maria-Lisa Geyer, accompagnata da musicisti d’eccezione, i Maestri Riccardo Parravicini e Cristiano Brunella, mentre all’attrice Noemi Di Costa ha interpretato stralci dei racconti. Al tavolo dei relatori il Sindaco della Città di Tropea Giovanni Macrì, Giuseppe Romeo, presidente della Consulta delle associazioni cittadina, Emanuele Bertucci, Mario Romano e la dott.ssa Lento.
Tra tutte le donne raccontate Jole, la prima Donna Presidente della Calabria, a cui il Quaderno é stato dedicato, ricordata con affetto e profonda amicizia dal Sindaco Macrì con il quale condividevano un amore smisurato per la propria terra, il piacere ed il gusto della bellezza come volano di crescita e strumento di riscatto dai soliti clichè.
Clichè che hanno da sempre caratterizzato il confronto tra i “generi” umani, ha ricordato la Lento nel suo appassionato intervento, sciocchezze che hanno da sempre accompagnato anche il nostro essere donne e uomini del sud rispetto a quelli del nord, ancor più evidenti nel confronto tra uomini e donne, ognuno con la propria identità ben evidenziata e al contempo diversa; “Ricordo, dice la Lento, un passo di uno scritto di Paulo Coelho che raffronta il nostro essere umano ad un albero le cui foglie sono tutte diverse, e come esseri viventi tutti si distinguono per l’unicità della propria essenza. I pregiudizi, questi stereotipi, spesso retaggi di cultura patriarcale, rischiamo di trasmetterli e veicolari anche alle nuove generazioni e proprio attraverso le donne, che per loro natura si ritrovano a ricoprire ruoli educativi all’interno e fuori dalla famiglia”.
Alla donna quindi, come madre, moglie, lavoratrice, educatrice ancora una volta un compito arduo quale quello di trasmettere e promuovere percorsi culturali scevri da ogni forma di discriminazione verso il suo stesso genere femminile. Azioni, ha ricordato ancora la presidente di Korai, che insieme al sapere, alla cultura, all’educazione, possono portare alla vera emancipazione quali l’indipendenza economica, politiche di welfare e una nuova visione massmediatica della donna sganciata finalmente dai ruoli tradizionali di donne – oggetto, donne – subordinate.
La strada della “normalizzazione” dei ruoli è ancora lunga e piena di ostacoli nonostante le tante battaglie combattute e vinte, ma guai ad abbassare la guardia in questo cammino tortuoso ed a volte ingannevole in cui spesso lo stesso genere femminile rischia di perdersi, nell’inganno collettivo di aver potuto raggiungere mete e traguardi ” concessi” da processi evolutivi di misoginia, che tali poi in profondità, ed alla luce delle cronache quotidiane, rischiano di non esserlo.
