Devastate le direzioni sanitaria e amministrativa
Rubati computer, monitor, stampanti, fotocopiatrici
Furto con scasso all’ospedale di Tropea, dove sono stati completamente messi a soqquadro gli uffici della Direzione amministrativa e della Direzione sanitaria ed è stato sottratto un computer presso il reparto di Ostetricia. Relativamente alle prime due strutture, ad accorgersi per primi dell’accaduto sono stati i dipendenti degli uffici, che ieri mattina hanno trovato ad attenderli una brutta sorpresa. Non è la prima volta che si verifica un evento come questo presso il presidio ospedaliero di Tropea. Lo scorso anno, ad esempio, erano stati messi a segno due colpi all’Ufficio ticket e all’Ufficio economato, anche se in quei casi lo scasso era finalizzato al furto di somme in danaro. Di diversa natura, invece, quanto successo ieri mattina, poiché i due uffici e il reparto non custodiscono contante. È stato comunque sottratto alle strutture materiale di valore.
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Lo scenario che si sono trovati davanti gli impiegati dell’Asl e gli uomini dell’arma, prontamente intervenuti a seguito dell’immediata segnalazione dell’accaduto, non prometteva nulla di buono sin dall’inizio: la porta esterna del plesso dove sono ubicati gli uffici era manomessa e così pure le porte tagliafuoco del piano terra e del primo piano, che danno accesso diretto ai locali. L’entrata del piano terra, in particolare, ha riportato i danni maggiori. Sorte peggiore per due porte in legno del piano terra, dove hanno sede gli uffici della Direzione Amministrativa, e per tre porte del primo piano, sede della Direzione Sanitaria. Alcune sono state addirittura divelte dal proprio alloggio e lasciate in mezzo alle stanze. Rimasta indenne soltanto la porta blindata dell’Ufficio tecnico e dell’Economato.
Negli uffici interessati dal furto, i malfattori hanno devastato alcune scrivanie, forzandone i cassetti, ed hanno portato via i monitor dei computer, alcune stampanti laser ed altro materiale informatico. Aperte, servendosi delle chiavi recuperate in alcuni cassetti, anche le casseforti, che però non contenevano contante. È probabile che i malviventi conoscessero i locali, poiché l’unico quadro trovato fuori posto, adagiato per terra, era quello che nascondeva una delle cassaforti in questione. Sottratta inoltre la fotocopiatrice in uso alla Direzione Sanitaria, che si trovava in un ambiente comune del primo piano. Il peso dello strumento e la rampa di scale necessaria per raggiungere la via d’uscita fanno pensare che siano state almeno due persone ad introdursi negli uffici, oltre ad un eventuale terzo complice a fare da palo. Di sicuro chi ha compiuto il deplorevole gesto si è servito anche di un autoveicolo abbastanza capiente, considerati i consistenti ingombri della refurtiva. In questo caso, a differenza del furto perpetrato ai danni del reparto di Ostetricia, dove i ladri hanno soltanto forzato la porta e portato via un computer, non sarà stato un problema riuscire a fuggire dagli uffici senza dare nell’occhio, dato che il plesso degli uffici è sul retro della struttura ospedaliera principale e l’ingresso è ben al riparo da occhi indiscreti. Difficile stabilire con certezza quando siano stati compiuti questi atti, anche se nel caso di Ostetricia una dipendente dichiara di essere rimasta in servizio sino al pomeriggio di venerdì. Per questo motivo è presumibile che i ladri siano entrati in azione tra la notte di sabato e quella di domenica.
Il responsabile della Direzione Amministrativa Sandro Cortese si è messo subito all’opera. «Mi sto occupando, di concerto con l’autorità giudiziaria competente – ha affermato in mattinata il dirigente – di fare una prima quantificazione del danno, ed ho già avvisato il commissario dell’Asp».
Nel frattempo, già in mattinata, il personale tecnico a disposizione ha provveduto ad effettuare le prime riparazioni alle porte ed alle serrature, anche se ci vorrà ancora del tempo affinché i dipendenti degli uffici riescano a mettere ordine nelle proprie carte, disseminate dappertutto sul pavimento, e constatarne gli eventuali ammanchi. L’ufficio risultato più malridotto è stato quello del Direttore Sanitario Tino Mazzitelli, in cui i ladri si sono addirittura premurati di riversare sul pavimento l’intero contenuto di una bottiglia di vermut, lasciata vuota sulla scrivania del dirigente.
«Non è la prima volta che si verificano fatti di questo tipo nell’ospedale di Tropea – commenta, visibilmente scosso, il Direttore sanitario Mazzitelli -, ma stavolta è particolarmente grave perché sono stati compiuti presso due strutture che rappresentano, sotto il profilo amministrativo, il cuore dell’ospedale». Basti pensare che gli uffici raccolgono e custodiscono gli atti delle singole strutture, sia per quanto riguarda l’attività sanitaria che per quella tecnica e amministrativa. Commentando la natura dell’evento, però, il Direttore sanitario non chiude la porta ad alcune ipotesi: «La dinamica – afferma Mazzitelli – sembra quella di un atto vandalico, al quale si aggiunge il furto, che però è limitato ai supporti necessari per l’operatività delle due strutture». Per questi motivi Mazzitelli non esclude che «qualcuno abbia compiuto questa operazione con l’intento di impossessarsi di documenti amministrativi depositati nelle due strutture, come quelli contenenti giudizi e valutazioni sia sul personale medico che paramedico». Secondo Mazzitelli, tale eventualità potrebbe trovare maggior fondamento nel fatto che «in quest’ultimo periodo si sono alimentate polemiche tra i reparti, quindi si può pensare che qualcuno, evidentemente interessato, abbia potuto prendere una simile iniziativa».
Tra gli sguardi increduli dei dipendenti, che hanno dovuto giocoforza mettere da parte l’attività amministrativa per riordinare i propri spazi di lavoro, Mazzitelli spiega che «in apparenza, a parte il gran disordine, pare che il grosso dei documenti sia al suo posto, ma su questo ci tocca fare una verifica più capillare per cercare di eliminare almeno questo sospetto».