Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Fratello di tutti gli uomini.
“Ho da lasciare soltanto l’amore” – Testamento spirituale del cardinale Silvano Piovanelli.
Un mese fa, 9 luglio 2016, moriva il cardinale Silvano Piovanelli nato nel 1924, consacrato vescovo nel 1982, arcivescovo di Firenze dal 1983 e cardinale dal 1985. – I media cattolici, il 18 luglio seguente, hanno pubblicato il suo “Testamento spirituale” che ha colpito profondamente l’opinione pubblica. Pubblicato, letto e forse … dimenticato. – Questa rubrica religiosa lo ripropone nella speranza che possa essere di conforto a quanti vivono impegnati a costruire una umanità libera da odi e violenze, guardando a Colui che è stato trafitto per la salvezza di tutti.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
- Sono in dirittura di arrivo e tutta la mia vita è rivolta verso il Signore, il quale ha riempito la mia esistenza. Lui solo è stato la luce dei miei giorni. Lui solo non ha abbandonato mai per un istante il mio cammino nel tempo.
- Il Signore ha talmente accompagnato ogni mio passo che non mi sono mai sentito solo ed è proprio Gesù che ora mi apre le braccia.
Posso dire che passo dopo passo Lui è stato al mio fianco e ha riempito la mia mente, il mio cuore, tutto di me. Attraverso di Lui ho sentito di essere fratello di tutti gli uomini, particolarmente dei poveri, dei malati e delle persone sole ed abbandonate. - ♥ Io sono nato povero e nonostante una vita piena di contatti con tante persone, tante situazioni e nonostante il mio percorso nella Chiesa, sono rimasto povero e quindi non ho nulla da lasciare; ho da lasciare soltanto amore; l’amore con cui ho cercato di incontrare gli altri; e ora che sono ai momenti ultimi della mia vita intendo fare, mettendo tutto nelle mani di Dio, il dono di me al Signore. È un dono rinnovato e sento che il Signore sta per accoglierlo.
- Pensando a quanto il Signore ha sofferto per noi e per me, povero peccatore, devo dire che Lui, abbandonato sulla croce, mi sta risparmiando tanta sofferenza; Lui crocifisso e sanguinante, io curato e assistito da tanta delicatezza e affetto.
- ♥ Devo dire grazie in mille modi, è la mia Eucaristia. Non so se potrò celebrare ancora una messa, ma sento che ora l’offerta della mia vita diventa vera Eucaristia. Desidero, anzi voglio, che la mia esistenza sia Eucaristia: ringraziamento per tutti, a cominciare dai sacerdoti a cui ho sempre voluto bene; a tutti, senza lasciar da parte nessuno.
- ♥ Ai sacerdoti fiorentini vorrei dare un abbraccio, ai singoli, dal caro vescovo Giuseppe mio successore fino all’ultimo ordinato, ringraziandoli per quello che fanno e hanno fatto per il popolo di Dio. Vi dico: crescete nell’amore verso Gesù Cristo e verso i poveri, i malati, i piccoli, gli ultimi. E vogliatevi bene tra di voi. Non dimenticate mai quello che il Signore ha detto attraverso l’apostolo Giovanni: «Amatevi come io vi ho amato».
(fonte: L’Osservatore Romano)