“La nduja sarà un marchio internazionale”
Esposti progetti e iniziative volte alla riqualificazione
Procedono, come di consueto presso la suggestiva sala dell’Antico Sedile, gli appuntamenti promossi dal Rotary club di Tropea, presieduto dall’avvocato Francesco Campisi, rivolti agli incontri con i sindaci dei comuni del territorio e con i personaggi politici della provincia.
In presenza degli uditori del club e del presidente dell’Inner Wheel Rossella Laria Staropoli, è stato ascoltato questa volta il sindaco di Spilinga Franco Barbalace il quale, secondo l’abituale impostazione degli ritrovi rotariani, ha esposto i progetti e le iniziative volte alla riqualificazione e al progresso del comune che amministra da quasi sette anni, essendo giunto al suo secondo mandato, e all’ambita sinergia tra i territori limitrofi alla perla del tirreno, al fine di creare un’intesa congiunta tra gli amministratori volta allo sviluppo e al progresso unificato dei comuni tra loro vicini. “Creare una rete tra i comuni è una grande risorsa, soprattutto per quei territori più interni, come Spilinga, che vivono di un turismo riflesso a quello di Tropea – chiarisce subito Barbalace – ma è anche necessario portare avanti le realtà e le caratteristiche proprie dei nostri luoghi, assegnando ad ognuno di questi un’identità precisa da tutelare e conservare.” I progetti a breve e lungo termine del comune di Spilinga sono infatti rivolti alla salvaguardia e alla tutela del prodotto che caratterizza, ormai a livello internazionale, questo territorio: grazie alla nascita di un consorzio, del quale il comune stesso è socio fondatore, la famosa “’nduja di Spilinga” è divenuta un marchio. “Il comune ha sentito forte l’esigenza di dare vita a questo consorzio – spiega il sindaco – per questo si occupa direttamente della promozione, del marketing e della tutela del marchio, che presto avrà anche la dicitura i.g.p.. Abbiamo attualmente sette produttori, ai quali se ne aggiungeranno altri quattro. Continueremo a lavorare per dare lustro all’enogastronomia del luogo, e proprio a tal fine – continua – stiamo sviluppando il progetto di realizzare un scuola internazionale della cucina mediterranea, grazie ad un finanziamento di circa 500 mila euro.” Già durante la scorsa stagione estiva, infatti, sono stati ospitati nel comune molti studenti provenienti da diversi paesi europei e sono stati attivati dei corsi volti allo studio delle tradizioni mediterranee: il traguardo è quello di far funzionare la scuola per tutto l’anno per offrire maggiori servizi e più lavoro. Quanto al bilancio la situazione non sembra invece così rosea. Dopo il dissesto finanziario causato negli anni precedenti dall’indebitamento del comune, continuano ancora oggi a pesare sulle spalle dei cittadini le spese per il recupero delle somme. “Ci stiamo concentrando adesso per stabilizzare le spese e mantenere inalterato il bilancio – afferma Barbalace – dopo gli sprechi che sono stati fatti molti anni fa.” Altra questione incresciosa, che risulta attualmente in itinere, è quella della presenza di numerosi fossi a cielo aperto, esistenti da almeno trent’anni e che l’attuale amministrazione sta tentando di risolvere attraverso opere di ripristino e di sistemazione. In effetti, in particolar modo nella strada che collega il comune di Spilinga a quello di Drapia, sono visibili i liquami che si riversano sulla nuda terra che, per la vista e per l’olfatto, risultano ben poco piacevoli. “Dopo sei o sette amministrazioni precedenti – conclude il primo cittadino di Spilinga – che non sono intervenute per risolvere quella che si può a ragione definire un’emergenza ambientale, stiamo finalmente lavorando per eliminare questo fastidioso disagio. Attualmente è stato ripristinato un fosso all’interno del paese, presto riusciremo a completare del tutto questi interventi.”