L’Andolina: “Allo stato delle cose quello che dovrebbe essere un ospedale generale come questo di Tropea andrà avanti per inerzia eppure secondo il decreto 18 doveva essere un ospedale per acuti; il depauperamento di tutti i servizi lo renderanno di fatto qualcosa di indefinibile. Ci auguriamo che la Conferenza dei sindaci, abilmente ingessata, abbia uno scatto d’orgoglio e metta in atto il proposito di dimissioni di massa, così come sostenuto da più amministratori fino a poco tempo fa”.
«Assenti perché insofferenti a stare vicini a chi tutela la legalità con le parole e non con i fatti»: con queste dure parole il gruppo consiliare di minoranza “Uniti per la Rinascita” spiega la scelta di non partecipare al convegno sulla legalità organizzato venerdì scorso dal sindaco Adolfo Repice. Gli uomini di Gaetano Vallone non ce l’hanno, quindi, con gli «illustri relatori», ai quali al contrario rinnovano la propria vicinanza con «l’agire quotidiano nella battaglia a tutela della legalità», già dimostrata in passato «pagando di persona» e ai quali confermano la loro «disponibilità oggi con maggiore determinazione di prima». L’accatto al sindaco era stato già lanciato dal gruppo di Vallone con un manifesto murale due giorni prima della data in cui si è tenuto l’evento.