Sulla piccola città di pietra dell’entroterra vibonese c’è ancora tanto da sapere e da “svelare”
Sabato 23 novembre si svolgerà un convegno di studi sull’affascinante insediamento rupestre che sorge a pochi chilometri dalla famosa località turistica di Tropea
Negli ultimi anni i riflettori della cultura e del turismo sono stati puntati su questo luogo di rara e quasi indescrivibile bellezza destando l’interesse di studiosi e appassionati di preziose testimonianze del passato. In molti sono arrivati sul posto, in questo piccolo paese dell’entroterra vibonese, alla scoperta di un tesoro rimasto nascosto per tanto tempo e capace di raccontare la storia del territorio, della sua gente e soprattutto di stupire per la maestria con cui sapienti mani hanno saputo scavare nella roccia. Si potrebbe dire, dunque, che un primo e importante passo è stato compiuto: rendere il sito visitabile, fruibile e al contempo oggetto di studio e approfondimento per esperti e addetti ai lavori. C’è ancora tanto da sapere e da “svelare” sull’origine e sulla morfologia dell’insediamento rupestre di Zungri. Con questo intento sabato 23 novembre alle ore 10,30 il piccolo centro vibonese ospiterà un convegno di studi e di approfondimento sull’argomento. All’incontro, che si svolgerà nella sala consiliare del Comune, dopo i saluti istituzionali del sindaco Franco Galati, della coordinatrice del Museo della Civiltà Contadina e insediamento rupestre Maria Caterina Pietropaolo e dell’onorevole Margherita Corrado, interverranno Gioacchino Lena (geoarcheologo), Santino Alessandro Cugno (Funzionario archeologo – Mibact), Francesco Calabrò (docente di estimo e valutazione all’Unirc), Luigi Manna (speleologo). L’obiettivo sarà quello di “ripassare” le importanti pagine di storia che riguardano questo posto ma anche di “individuare” la strada del futuro a cui affidare un patrimonio di grande valore partendo dalla consapevolezza che ancora non si conoscere almeno il 60% dell’insediamento. Servirà perciò un progetto per dare seguito alle ricerche con competenza e rispetto della natura e di chi fino ad ora si è preso cura del luogo stesso sottraendolo all’incuria e all’abbandono. Lo studio e le prospettive future, dunque, saranno le linee guida dell’iniziativa (promossa da) – che sarà moderata da Angela Ippolito e vedrà la partecipazione anche dei giornalisti Rosita Mercatante e Antonio Fiamingo.