Festa della SS.Trinità

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Festa della SS.Trinità.

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. – Ogni giornata del cristiano è scandita dal nome della SS. Trinità: una realtà ormai tanto familiare, ma  facilmente sfuggente all’attenzione e alla contemplazione di ogni fedele. –  Quante volte infatti ci si ferma, anche se per un solo istante, a contemplare la Trinità “in azione” nei nostri confronti? Forse poche volte. Eppure la connessione è tanto facile : “Gloria al Padre, che ci ha creati; Gloria al Figlio che ci ha redenti; Gloria allo Spirito Santo che ci santifica e ci guida all’eternità”.

Spesso ci si immagina un “Dio” lontano, astratto, ridotto quasi a un sistema di idee contorte ed inesplicabili. Soprattutto quando ci si accosta alla dottrina della Trinità. Invece, l’essere concretissimo di Dio è comunione che liberamente si effonde. Anzi, ci chiama a varcare la soglia della sua vita intima e beatificante.
Non riusciamo a capire perché Dio si sia interessato di noi: più di quanto, forse, noi ci interessiamo a noi stessi. Proprio mentre eravamo peccatori, il Padre ha mandato il suo Figlio per offrirci la vita nuova nello Spirito. Liberamente. Per amore. “Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito”.
Cristo non si impone. Non costringe ad accettarlo. Si consegna alla nostra decisione. È questa la vertigine della vita umana. Possiamo passare accanto al Signore Gesù che muore e risorge, senza degnarlo di uno sguardo.
E, tuttavia, non possiamo impedire che egli esista come il Dio fatto uomo che perdona e salva. “Chi non crede è già stato condannato”. Ma se ci apriamo al suo Amore…
Allora Cristo si rivela come colui che ha suscitato in noi tutte le attese più radicali. E colma a dismisura queste attese.
È la redenzione. È la grazia. È lo Spirito che abita in noi e ci conforma al Signore Gesù.
La vita nuova, che ci viene donata, apparirà in tutta la sua gloria oltre il tempo. Inizia qui, ed è la “vita eterna”.

Intanto noi…
Che brutta idea spesso ci facciamo di Dio!
Un Dio che lascia morire di fame i bambini, che non ferma le guerre, che fa ammalare di cancro una giovane madre… Un Dio che non risolve i tanti problemi degli uomini, che li lascia annegare nel mare di difficoltà della nostra contemporaneità.
Un Dio da temere, non da amare.
Un Dio incomprensibile.
Anche chi crede di non credere si fa un’idea di Dio, a volte orribile; e perciò decide di non credere. Meglio sperare che non ci sia nessuno, piuttosto che ci sia un Dio assetato di sangue.
  Quando cambiamo l’idea che abbiamo di Dio?
La più difficile conversione da compiere è proprio quella che ci fa passare dal Dio piccino che ci portiamo nel cuore al Dio grandioso che ci rivela la Bibbia.
  E non basta essere cattolici devoti per credere nel vero Dio. Bisogna accogliere il Dio che Gesù ci ha rivelato.

Trinità d’amore. Gloria al Padre, che ci ha creati; Gloria al Figlio che ci ha redenti; Gloria allo Spirito Santo che ci santifica e ci guida all’eternità.

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