Fede e dintorni

Fare esperienza del silenzio

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Fare esperienza del silenzio.

– Il silenzio è desiderato da molti, temuto da non pochi e apprezzato dai saggi.
– Non ci nascondiamo: il rumore eccessivo e inutile soffoca la nostra intimità, impedisce di pensare, lavorare e vivere con serenità e, cosa di non poco conto, è dannoso per la salute: riappropriarsi della pace dell’udito e contribuire a diffondere l’ecologia del silenzio può diventare un impegno per tutti.
– Vi è un detto: ” Le parole sono preziose, ma più prezioso è il silenzio “. Non è forse profondamente vero? Più ne capiamo il significato del silenzio, più realizziamo questa verità. Quante volte durante il giorno capita di dire qualcosa che sarebbe stato meglio tacere!
– Anche la preghiera deve a volte diventare silenziosa. Il silenzio è ormai parte integrante della liturgia: nel silenzio si ritrova una tranquilla comunione con Dio, anche senza parole. – La preghiera non sempre ha bisogno di parole, forse neppure di pensieri: «Nella conversione e nella calma sta la vostra salvezza, nell’abbandono confidente sta la vostra forza». (Is 30,15). – Una celebre e bella canzone esalta il valore del silenzio, “The sound of silence”. Provate a trovarla sul web e ad ascoltarla.

In visita ad un eremita.
♦ Una volta, un gruppo di giovani andò a visitare un monaco eremita, che viveva da solo nei boschi, e trascorse con lui la giornata pregando, leggendo la Bibbia e lavorando. Tutto nel più grande silenzio.
Uno dei visitatori chiese al monaco:
– Qual è il significato di questa vita di silenzio?
♦ Il monaco invitò il gruppo a riunirsi intorno al pozzo, vi gettò dentro il secchio e poi lo tirò su usando la carrucola.
Quindi chiese di guardare il fondo del pozzo:
– Cosa vedete?
– Non vediamo niente, solo l’acqua che si muove – risposero.
♦ Il monaco aspettò che l’acqua si calmasse e chiese loro di guardare di nuovo.
– Cosa vedete adesso?
– Vediamo i nostri volti riflessi nell’acqua.
L’eremita concluse:
– Questo è il valore del silenzio. Noi vediamo noi stessi, e non solo il viso, ma anche l’interno.

Per godere del silenzio interiore, dobbiamo avere pace. C’è chi soffoca la coscienza con il rumore, con la musica, con i cellulari … E invecchia prima del tempo. Molte persone scappano dal silenzio perché li porta a incontrare se stessi. Nel silenzio, noi vediamo la nostra faccia così com’è.
Le persone che sono abituate al silenzio interiore ottengono questo risultato anche su un autobus affollato o camminando per una strada trafficata.
«Nella conversione e nella calma sta la vostra salvezza, nell’abbandono confidente sta la vostra forza». (Is 30,15).

(fonte: Historinhas do Padre Queiroz, redentorista brasiliano).

Il silenzio è desiderato da molti, temuto da non pochi e apprezzato dai saggi. – Le parole sono preziose, ma più prezioso è il silenzio. Più ne capiamo il significato del silenzio, più realizziamo questa verità. Quante volte durante il giorno capita di dire qualcosa che sarebbe stato meglio tacere! – Anche la preghiera deve a volte diventare silenziosa. Nel silenzio si ritrova una tranquilla comunione con Dio, anche senza parole. – «Nella conversione e nella calma sta la vostra salvezza, nell’abbandono confidente sta la vostra forza».

 

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