Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Faraaz, eroe di Dacca.
Faraaz aveva venti anni, era musulmano, studiava economia ed era al tavolo con degli amici. Ma a quel tavolo c’erano pure Tarushi, indiana di 19 anni, e Abinta. Studentesse alla California e alla Emory University. Alle ragazze che indossavano il velo e a Faraaz, i terroristi avevano dato il permesso di andarsene. A Tarushi ed Abinta, no. Erano vestite troppo occidentali. Faraaz non ha voluto abbandonarle, erano sue amiche. E ha pagato con la propria vita la scelta di restare con loro.
Una storia da ricordare
♦ Si chiama Faraaz Hossein , è uno studente bengalese di 19 anni pieno di talento. È musulmano e conosce il Corano. Un ragazzo straordinario, pieno di talento, a scuola era uno dei migliori. Faraaz era tornato a casa il 18 maggio per pochi giorni di vacanza da passare con la sua famiglia.
♦ E quando un altro ragazzo bengalese e musulmano come lui, gli punta il mitra addosso per chiedergi la prova, egli recita un versetto del Corano a memoria ed è salvo.
♥ Può uscire dal ristorante Holey Artisan Bakery insieme alle donne velate, può scampare alla mattanza e riprendersi la sua vita. Ma lui si ferma. Non va da nessuna parte. Non vuole abbandonare due amiche musulmane, però vestite all’occidentale. Sono due studentesse di Economia come lui, compagne di college alla Emory University degli Stati Uniti. È con loro che vorrebbe andarsene, Faraaz. Così torna al tavolo con Tarishi Jain e Abinta Kabir. Nessuno dei tre si salverà.
Considerazioni
- La storia di Faraaz Hossain dovrebbe entrare subito nei libri di scuola di tutto il mondo. Poche altre hanno il potere di spiegare meglio la libertà di scelta, il coraggio e la religione: nel senso più profondo del termine, quello in cui si crede.
- In mezzo a tutta quella oscurità di Dacca, Faraaz Hossain mostra che esistono ancora degli uomini.
Se in questo mondo c’è un ragazzo di venti anni che trova il coraggio di sfidare la morte pur di non abbandonare due persone care e tener fede a un’amicizia, questo mondo ha ancora una speranza. - Il suo gesto onorevole non ha salvato nessuno, anzi, lo ha condannato a morte. Ma ha ricordato a tutti noi tutti che se da una parte c’è l’Isis, dall’altra c’è chi ancora crede che il legame tra persone vada oltre la religione, la nazionalità, il colore della pelle che ti porti addosso.
- Faraaz e tutti i veri Musulmani, sono vittime di questi folli assassini che infangano la loro religione!
(fonte: spigolando sul web)