Il sindaco del Comune di Tropea Antonio Euticchio rompe il silenzio, e lo fa per rispondere alle parole apparse su di un manifesto affisso un po’ dappertutto la scorsa settimana per le vie di Tropea. I manifesti contenevano uno sfogo dei rappresentanti dei gruppi di minoranza a cui fanno capo Alfonso Del Vecchio e Pasquale Orfanò – mentre il gruppo di Giovanni Macrì e Saverio Caracciolo ha provveduto a fare un proprio manifesto di differente tono – . Firmatari di quel primo manifesto, oltre ai due capigruppo citati, i due maggiori esponenti della lista “Uniti per Tropea” di Orfanò, cioè Giuseppe Rodolico e Domenico Tropeano.
Ad una frase presente in quel manifesto, in cui si accusava l’intera amministrazione comunale di essere solo «dilettanti allo sbaraglio» di cui «Tropea non può permettersi di sopportare i costi», aveva già risposto Dina Ruffa, nel suo intervento durante la seduta del consiglio comunale di lunedì, dicendo che è meglio essere «dilettanti dotati di passione, cultura, senso critico ed accortezza» piuttosto che «professionisti della politica». Ma alle parole ricolme di invettiva con cui si dava l’incipit a quel messaggio pubblico, in cui si definiva il sindaco come una «persona di carattere […] un tassativo categorico […] un uomo che tiene alla forma, un po’ meno alla sostanza». Ha voluto rispondere direttamente lui, il sindaco, soprattutto per smentire l’accusa mossagli nella frase del famoso manifesto «importa poco se per placare gli appetiti le tasse comunali, con l’approvazione dell’ultimo bilancio, sono le più alte d’Italia». Inizia quindi rivolgendosi «a pinocchio», il sindaco Euticchio, indicando alcuni estratti dal verbale di deliberazione numero 6 del consiglio comunale del 30 gennaio, riunitosi in seduta straordinaria per approvare il “Regolamento per l’applicazione dell’addizionale comunale Irpef – Determinazione nuova aliquota” in base alla Legge finanziaria 2007. In quella seduta in cui era, tra gli altri, assente proprio Alfonso Del Vecchio, il consiglio ritenne di dover rideterminare nella misura di 0,6 punti percentuale l’aliquota opzionale dell’addizionale comunale per il 2007, in virtù dei complessivi 0,8 punti percentuali previsti dalla finanziaria come variazione massima. La soglia dell’addizionale della cittadina tirrenica si colloca quindi molto vicina alla media provinciale, di 0,56 punti. In base a questo provvedimento il gettito previsto per il 2007 sarà di 254.491 euro, a fronte dei 169.661 del 2006 (fonte Calabria Ora del 5 giugno, pag. 13). Ma quel giorno venne anche stabilita una «soglia di esenzione per quei cittadini che risultano in possesso di un reddito non superiore ai 7.500 euro». Tale esenzione, che l’assessore alle politiche Sociali Sandro Cortese definì «un dovere nei confronti dei cittadini meno abbienti», venne poi ribadita anche nell’articolo 4 dell’apposito Regolamento per l’applicazione dell’addizionale Irpef, pubblicato il 2 febbraio, in cui si può leggere che tale provvedimento viene applicato nel Comune di Tropea «a partire dal 1 gennaio 2007».