“L’inizio della fine”
L’avvertimento di Sodano: “Il rischio è che il territorio sparisca”
“E’ l’inizio della fine. Si rischia che questo tratto di territorio sparisca fisicamente”. E’ l’immediato commento del prefetto Ennio Mario Sodano appena giunto a Tropea che, dopo aver attraversato le disastrate strade provinciali, si è trovato di fronte alla valanga di fango, riversata a mare. “Bisogna sedersi a tavolino tutti quanti. Ognuno con le proprie responsabilità e capire che si deve agire per cambiare radicalmente l’andazzo delle cose. Altrimenti per questa zona non c’è alcuna speranza”. Sotto gli occhi dei presenti il disastro causato dalla frana, generata a monte, che è stata quantificata in 8mila metri cubi dal direttore regionale della Protezione Civile Eugenio Ripepe. “Abbiamo lavorato dalle 5.30 di questa mattina – ha detto – per accertarci che sotto il fango non ci fossero vittime. Ora, oltre a liberare le arterie, si monitorerà il territorio, anche, grazie al prezioso lavoro dei volontari del gruppo comunale di Protezione Civile”. Dal canto suo, il sindaco Antonio Euticchio, fuori Regione per problemi di salute, ha, costantemente, seguito gli eventi. “Rivolgo un caloroso apprezzamento – ha detto al telefono – al prefetto Sodano che, costantemente, ci dimostra la sua fattiva attenzione. Ringrazio le Forze dell’ordine regionali, provinciali e locali che hanno lavorato in sinergia. Superata l’emergenza, ci adopereremo presso la Regione per avere il giusto supporto”. Stesso pensiero dal vicesindaco Sandro Cortese che, insieme ai suoi colleghi, ha gestito l’allarme. “La macchina ha funzionato – ha concluso – c’è stato uno spiegamento di forze che è stato all’altezza dell’emergenza. Un forte apprezzamento va al gruppo comunale della Protezione Civile che ha dimostrato di rispondere, egregiamente, al proprio compito”.