Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Eucaristia, pane dei peccatori.
– Hanno colpito molto l’attenzione di moltissimi fedeli le parole di Papa Francesco nella solennità del Corpus Domini celebrata di recente: l’Eucaristia è pane dei peccatori non (solo) premio dei santi.
– All’Angelus in Piazza San Pietro, Papa Francesco il 6 giugno scorso ha ricordato la Solennità del Corpo e Sangue di Cristo ed ha sottolineato che l’Eucaristia guarisce perché la misericordia di Gesù non ha paura delle nostre miserie.
– Nella Eucaristia il nostro umano si incontra con il divino: fragilità e forza, amore e tradimento, peccato e misericordia.
– L’Eucaristia guarisce perché unisce a Gesù: ci fa assimilare il suo modo di vivere, la sua capacità di spezzarsi e donarsi ai fratelli, di rispondere al male con il bene.
– Abituati a sentire che l’eucaristia è il pane degli Angeli (Panis Angelicus), i fedeli hanno potuto realizzare che Gesù vuole incontrare la nostra fragilità e guarirla. Lo dice già la bella invocazione liturgica: “Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa, ma di’ soltanto una parola ed io sarò salvato!”.
♦ Nella catechesi all’Angelus del 6 giugno scorso in Piazza San Pietro, Papa Francesco, parlando della Solennità del Corpo e Sangue di Cristo, il Corpus Domini, e del racconto dell’Ultima Cena di Gesù con l’istituzione dell’Eucaristia, si è soffermato su alcuni aspetti: fragilità e forza, amore e tradimento, peccato e misericordia che si incontrano nel sacramento più grande, quello che dà il Pane di vita.
♥ «L’Eucaristia guarisce perché unisce a Gesù: ci fa assimilare il suo modo di vivere, la sua capacità di spezzarsi e donarsi ai fratelli, di rispondere al male con il bene. Ci dona il coraggio di uscire da noi stessi e di chinarci con amore verso le fragilità altrui. Come fa Dio con noi. Questa è la logica dell’Eucaristia: riceviamo Gesù che ci ama e sana le nostre fragilità per amare gli altri e aiutarli nelle loro fragilità».
La vita è per servire
♦ Una logica nuova che Papa Francesco ritrova in quel “gesto umile di dono, di condivisione” che porta Gesù a non dare pane in abbondanza per sfamare le folle ma ad offrire se stesso. “In questo modo Gesù – afferma il Papa – ci mostra che il traguardo della vita sta nel donarsi, che la cosa più grande è servire. E noi ritroviamo oggi la grandezza di Dio in un pezzetto di Pane, in una fragilità che trabocca amore e condivisione”.
♥ Nell’Eucaristia la fragilità è forza: forza dell’amore che si fa piccolo per poter essere accolto e non temuto; forza dell’amore che si spezza e si divide per nutrire e dare vita; forza dell’amore che si frammenta per riunirci tutti noi in unità.
Il Pane dei peccatori.
♦ Un amore che si rafforza se è donato a chi ha sbagliato. Nel tradimento del discepolo, “il dolore più grande per chi ama”, in quell’ “abisso più profondo” Gesù non punisce ma dona misericordia.
♥ Quando riceviamo l’Eucaristia, Gesù fa lo stesso con noi: ci conosce, sa che siamo peccatori e sbagliamo tanto, ma non rinuncia a unire la sua vita alla nostra. Sa che ne abbiamo bisogno, perché l’Eucaristia non è il premio dei santi, ma il Pane dei peccatori. Per questo ci esorta: “Non avete paura! Prendete e mangiate”.
Farmaco d’amore.
♦ In quel Pane c’è un “senso nuovo alle nostre fragilità”, Gesù ci dice che siamo preziosi, “ci ripete – afferma il Papa – che la sua misericordia non ha paura delle nostre miserie”.
E soprattutto ci guarisce con amore da quelle fragilità che da soli non possiamo risanare.
♥ Quali fragilità? Pensiamo. Quella di provare risentimento verso chi ci ha fatto del male – da questo da soli non possiamo guarire -; quella di prendere le distanze dagli altri e isolarci in noi stessi – da quella da soli non possiamo guarire -; quella di piangerci addosso e lamentarci senza trovare pace; anche da questa, noi soli non possiamo guarire.
♥ È Lui che di guarisce con la sua presenza, con il suo pane, con l’Eucaristia. L’Eucaristia è farmaco efficace contro queste chiusure.
♥ Infine Papa Francesco ricorda che in quattro versetti della Liturgia delle ore c’è “il riassunto di tutta la vita di Gesù”: “Gesù nascendo, si è fatto compagno di viaggio nella vita. Poi, nella cena si è dato come cibo. Poi, nella croce, nella sua morte, si è fatto prezzo: ha pagato per noi. E adesso, regnando nei Cieli è il nostro premio, che noi andiamo a cercare quello che ci aspetta”.
(fonte: vaticannews.va, 6 giugno 2021).