Gli organizzatori: Jo Lattari, Marco Mottolese, Antonia Berto e Daniele Balicco, ringraziando il pubblico
Conclusa la quarta edizione “Abbiamo portato in Calabria qualità e umanità, nel nome di Giuseppe Berto”
Si è conclusa, con una commovente proiezione di “Sicilian Ghost Story” il pluripremiato film che racconta la più tragica storia di mafia e con la toccante testimonianza di Filippo Luna, attore nel film ma anche coach e tutore dei due straordinari giovani protagonisti, la quarta edizione di “Estate a casa Berto”.
Gli organizzatori Jo Lattari, Marco Mottolese, Antonia Berto e Daniele Balicco alla fine, ringraziando il pubblico, hanno voluto ricordare alcuni momenti topici della rassegna, quali l’incontro tra i registi Fabio Mollo (direttore artistico per quest’anno) e Jonas Carpignano, la serata con Paolo Mieli traboccante di gente e di domande del pubblico, il convegno al tramonto sul “male oscuro” e il fuori programma con il giornalista Michele Masneri, cultore di Dino Risi e suo biografo, che a sorpresa ha fatto proiettare e commentare “il vedovo” dello stesso Risi arricchito da una monumentale prova di Alberto Sordi coadiuvato da Franca Valeri.
Il caldo clima di questi giorni ha accompagnato le sette serate favorendo il “cineforum”, l’intrattenimento serale a seguire dopo la proiezione. Un progetto di rilancio di una antica formula di fruizione del cinema nonché una maniera di riproporre pellicole che magari erano sfuggite o mai transitate in questa parte di Calabria; il tutto sotto le stelle estive.
Per la prima volta “estate a casa Berto” potrà avere, dopo quattro anni, accesso ai finanziamenti della Regione Calabria per promozione del territorio e meriti culturali. Atteso da quattro anni questo momento che darà modo alla Associazione che promuove il festival di lanciare investimenti e migliorare la formula; aumentare il pubblico ove possibile, la qualità stessa del programma. Lo scorso anno gli organizzatori si erano detti in difficoltà per la mancanza di aiuti istituzionali e la Regione ha prontamente risposto. Confermato inoltre il contributo del comune di Ricadi, dove peraltro Giuseppe Berto è sepolto. Ma l’arrivo della Regione certamente permetterà in futuro di programmare con maggiore tranquillità un evento sempre più rilevante per il territorio.
L’idea collaterale, infine, è stato detto dagli organizzatori è che: “gli intellettuali, i cineasti, i giornalisti, gli scrittori che presenziano per più giorni a casa Berto durante l’evento, diventino testimonial attivi della bellezza dei luoghi nonché ambasciatori della Regione“.
Le dimensioni degli spazi messi a disposizione da casa Berto ovviamente non permettono aumenti significativi nei numeri della biglietteria sebbene anche quest’anno si sia registrato il tutto esaurito ogni sera, con il picco del dibattito pubblico di Paolo Mieli, quando molto pubblico ha dovuto ascoltare il grande storico in piedi.
Infine appuntamento al prossimo anno, nelle stesse date e con alcune novità nella formula che saranno comunicate a ottobre.
Vice President Media Relations| CONSENSO
Marco Mottolese