Attualità

Ennesimo atto di bracconaggio

Il WWF: basta con i vandali dal grilletto facile!

Falco pellegrino preso a fucilate

L’ennesimo, gravissimo episodio di bracconaggio non può essere tollerato: questa volta a cadere sotto i colpi del solito ignoto sparatore dal grilletto facile, non è stata una Poiana o un Gheppio, anch’essi protetti dalla legge, ma un raro esemplare di Falco Pellegrino, di cui in Calabria esistono solo poche coppie (all’incirca 7-800 quelle stimate in tutta Italia).
Ad accorgersi della presenza a terra del maestoso volatile, due operai intenti alla manutenzione del depuratore di Tropea, Domenico Bartucca e Giovanni Magnone, che hanno subito allertato la Polizia Provinciale di Vibo Valentia, comandata dal Ten. Angelo Sorace che ha inviato sul posto una pattuglia composta dagli agenti Salvatore Macchione e Giuseppe Riso, avvisando nel contempo il responsabile del WWF , Pino Paolillo. L’episodio segue di pochi giorni il ferimento di 4 poiane, sempre in provincia di Vibo Valentia, ad opera di bracconieri.
L’abbattimento di un Falco Pellegrino – ha dichiarato Paolillo – rappresenta un vero crimine contro la Natura, un atto di cui vergognarsi se si pensa alla bellezza e alla maestosità di un animale che ha suscitato da sempre ammirazione e stupore.
Il Pellegrino, continua Paolillo, è un autentico signore del cielo, considerato che in picchiata può superare i duecento chilometri all’ora e per questo detiene il record di velocità tra tutti gli esseri viventi. Da un punto di vista conservazionistico, mentre le popolazioni nidificanti nelle regioni settentrionali e sulle Alpi sono stazionarie o in leggero incremento, nel resto della penisola si hanno poche informazioni, ma l’episodio di Tropea conferma l’impatto che il bracconaggio, così come il prelievo illegale di uova o di giovani nati, continuano ad esercitare su questa straordinaria specie.
Il WWF non si stanca di rinnovare un appello a tutte le Forze dell’Ordine affinché intensifichino la sorveglianza e i servizi di vigilanza venatoria e agli stessi cacciatori perché trovino il coraggio di denunciare i responsabili di questi atti di puro vandalismo.

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Redazione
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