Un impianto fotovoltaico sarà presto installato sul tetto della scuola materna dell’Annunziata. È stato infatti approvato nei giorni scorsi il progetto definitivo relativo ai lavori di esecuzione dell’impianto sull’edificio scolastico tropeano, che sarà realizzato con una spesa complessiva pari a 93.480 euro. L’opera sarà realizzata con un consistente contributo dei fondi del Piano operativo regionale della Calabria (Por) e de Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr). La linea di intervento sfrutta l’obiettivo specifico relativo all’energia e stabilisce che il 75% dell’importo, pari a 70mila euro circa, sarà finanziato dai fondi, mentre il 25%, pari a poco più di 23mila euro, sarà a carico del Comune di Tropea. Il progetto presentato durante la conferenza dei servizi decisoria ha ricevuto il parere favorevole dell’Amministrazione provinciale di Vibo Valentia e quello della Soprintendenza per i Beni archeologici di Reggio Calabria, che però ha posto alcune prescrizioni. I pannelli non dovranno essere visibili e quindi sarà necessario allontanarli «il più possibile dal filo esterno della copertura, almeno nel caso del prospetto principale» o per lo meno dovranno essere nascosti da «una veletta verticale in lamiera».
«Con questa delibera – spiega l’assessore all’Istruzione Mario Sammartino – approviamo un progetto che permetterà anche di fornire l’energia elettrica alla scuola. Posso preannunciare che il Comune di Tropea non trascurerà l’edilizia scolastica, ma proprio per l’Annunziata parteciperà a un finanziamento per la ristrutturazione della struttura e per la costruzione di un piccolo impianto polisportivo utile per praticare vari sport, dal calcetto al basket alla pallavolo. L’impianto, che dovremo decidere come meglio utilizzare, non necessariamente dovrà sorgere presso la scuola materna, ma sarà asservito alla stessa. Gli spazi infatti sono limitati, ma essendoci la palestra comunale, che ha bisogno di manutenzione, si potrebbe ad esempio pensare a dirottare i soldi anche per la ristrutturazione della palestra, che è utilizzata anche dalle medie e dall’Istituto di istruzione superiore, perché è un peccato che quell’impianto, solo per i problemi al tetto, rimanga in quelle condizioni».