Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Egli sarà il tuo papà.
Oggi è il giorno di San Clemente Maria Hofbauer, santo redentorista, che ha trapiantato il suo Istituto nel cuore dell’Europa (Varsavia, Vienna…) da dove poi è passato nel continente americano. I Redentoristi parlano di lui come il secondo fondatore, dopo S. Alfonso. La diffusione dei Redentoristi nel mondo si deve al suo zelo e carisma.
Una vita avventurosa, segnata dal dolore, dalle incomprensioni, dalle persecuzioni, ma anche dalla fede incrollabile, trasmessagli dalla mamma, la quale essendo rimasta vedova. porta il piccolo orfano davanti al Crocifisso e gli dice: “D’ora in poi, Egli sarà il tuo papà! Impegnati a seguire la strada che a lui piace”. – Oggi Vienna lo onora come suo compatrono, riconoscendo la sua preziosa mediazione cristiana e cattolica durante lo svolgersi del Congresso di Vienna nel 1815.
Egli sarà il tuo papà
♦ San Clemente nacque il 26 dicembre. Al battesimo ricevette il nome di “Giovanni”. Il nome di “Clemente Maria” gli fu dato durante il soggiorno a Roma, da Monsignore Barnaba Chiaramonti, che poi diventò Papa Pio VII.
La mamma di Clemente, come se avesse previsto le grandi prove che suo figlio avrebbe affrontato, si impegnò a sviluppare nel suo giovane cuore l’amore alla croce.
♥ A sette anni perse il papà; la sera stessa del funerale la mamma lo condusse davanti ad un crocifisso e gli disse, soffocando un singhiozzo: «Vedi, è lui, il Crocifisso che avrai ormai per padre; impegnati a seguire la strada che a lui piace». Così, Clemente Maria seguì la strada della Croce fino alla santità.
Contro ogni avversità
♦ Già da giovane Clemente voleva diventare sacerdote, ma questo non gli era possibile, così divenne un fornaio. Successivamente egli poté frequentare il liceo, ma senza completarlo”. Seguirono numerosi viaggi pellegrini a Vienna e a Roma.
♥ Infine, a Roma entrò nella piccola comunità dei Redentoristi. Fu inviato in Austria per fondarvi conventi, ma non gli riuscì. Era il tempo del Giuseppinismo. Maggior parte dei conventi religiosi erano chiusi e le nuove fondazioni non erano ammesse”.
♥ Clemente Maria Hofbauer si trasferì a Varsavia. Gli fu data la possibilità di lavorare nella piccola chiesa tedesca di S. Bennone: “Era una povera chiesa, con una povera casa, ma vi fece un ottimo lavoro. Nello spazio di 20 anni formò più di 40 Redentoristi, costruì un orfanotrofio, gestire una missione con attività sociali ed iniziative artistiche ”
Un carisma che accende
♦ Solo le fondazioni dei conventi rimasero ancora negate a Padre Clemente. Era il tempo delle guerre napoleoniche. “Napoleone, sospettando che Redentoristi fossero sostenitori dei Borboni, firmò personalmente l’espulsione dei Redentoristi da Varsavia”.
♦ Hofbauer arrivò poi con un fratello a Vienna dove fu immediatamente arrestato al suo arrivo e rilasciato dopo tre giorni. Dapprima servì come sacerdote assistente presso i Minoriti (Francescani Minori) e poi come rettore di S. Orsola.
♦ “In questo tempo la polizia segreta gli stava costantemente alle calcagna, tanti suoi sermoni sono stati conservati negli archivi di Stato così come erano trascritti dai funzionari. Anche se in quel tempo le chiese a Vienna erano vuote, Sant’Orsola era sempre piena. Molti venivano per curiosità e si lasciavano accendere dal carisma di quest’uomo”.
Un uomo d’azione
♥ “Clemente Maria Hofbauer era un uomo di linguaggio semplice e di azione. Patrono di Vienna, Beato e Santo lo fu soprattutto attraverso i suoi numerosi studenti, che ha fortemente influenzato per tutta la sua vita.
♥ Ha portato una nuova forma di cattolicità in città: la consapevolezza che il cattolico non è nazionalista, ma universale. Va aggiunto a questo il suo impegno sociale: ha aiutato le persone senza aggrapparsi a grandi campane…
♦ Nonostante si impegnasse tanto, a Clemente Maria Hofbauer non fu concesso di realizzare una fondazione per i Redentoristi a Vienna durante la sua vita. “Egli conosceva la situazione delle chiese di Vienna e la Chiesa di Maria am Gestade era secolarizzata: non era più una chiesa, ma un deposito e avrebbe dovuto essere abbattuta.”
♦ Hofbauer chiese all’imperatore di avere la chiesa e il convento. E i Redentoristi venivano approvati a Vienna nell’aprile 1820, poche settimane dopo la morte di Clemente Maria Hofbauer, avvenuta il 15 marzo 1820.
Subito, circa 20 giovani chiesero di entrare nel Noviziato. Fu una vera e propria corsa. I novizi e gli studenti di Hofbauer portarono la sua eredità a Vienna. La chiesa vuota di Maria am Gestade fu approntata e per il Natale 1820 ne fu stata celebrata l’apertura.
Asterischi sintetici
- La vita di San Clemente M. Hofbauer è stata avventurosa e fruttuosa, nonostante i continui apparenti insuccessi e il ricominciare sempre da capo in mille situazioni avverse.
- San Clemente e la chiesa di San Bennone in Varsavia: gli inizi furono molto faticosi e modesti. Ma presto la chiesa prese l’aspetto di una vera missione: si accorreva dalla città, dalla campagna, dai luoghi più lontani.
- San Clemente, per amore dei giovani e per distoglierli dal male, fondò scuole, orfanotrofi, un collegio, e attraverso queste opere condusse molte anime al bene. Ma non poté continuare questo apostolato.
- Discreto e fruttuoso fu il lavoro spirituale e diplomatico di San Clemente nella restaurazione avvenuta col Congresso di Vienna nel 1815: l’Austria rimase cattolica e fedele alla Santa Sede. Pio VII ed il suo ministro Consalvi ponevano la loro fiducia in Clemente per contrastare i consigli dei potenti e preservare vittoriosamente l’integrità della Chiesa».
- Joseph Othmar von Rauscher (1897-1785), principe Arcivescovo di Vienna, già penitente di san Clemente, riconobbe che egli fu il restauratore della vita cattolica in Austria ed il Nunzio apostolico non esitava ad esprimere al Papa questo magnifico elogio: “Il Padre Hofbauer è attualmente il sacerdote più influente dell’impero di Austria“.
- Il Rev.mo P. Generale Nicolas Mauron e il cardinale Joseph Othmar von Rauscher avviarono subito il processo di beatificazione di Padre Clemente, uomo «che visse per Dio solo e di cui la vita e le azioni possono essere chiamate una continua orazione».